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Trasporti
26 Gennaio 2024 - 05:00
Controllo della Stradale
Nonostante continuino a persistere importanti disagi lungo la A32, dal 1 gennaio 2024 è entrato in vigore l’aumento delle tariffe autostradali: +2,3% nei caselli di Avigliana e Salbertrand della Torino-Bardonecchia e +5,1% al Tunnel del Frejus. Una situazione giudicata fortemente penalizzante dalle amministrazioni di Unione Montana Valle Susa, Unione Montana Alta Valle Susa e Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, che hanno quindi richiesto “a SITAF S.pA. un incontro urgente per discutere quali possano essere le migliori soluzioni per il territorio”. La lettera a firma dei presidenti (in verità tardiva perché avrebbe dovuto essere recapitata prima degli aumenti), rispettivamente Pacifico Banchieri, Mauro Carena e Maurizio Beria D’Argentina, riparte dai risultati del recente tavolo con Prefettura, Regione Piemonte e Città Metropolitana, in cui erano emerse “criticità in tema ambientale, sicurezza della viabilità e disagi per i cittadini, derivanti dalla concomitanza dell’incremento del traffico pesante periodicamente dirottato dal traforo del Monte Bianco durante i lavori di manutenzione”.
Disagi a cui, in questo inizio 2024, si va a sommare l’aggiornamento tariffario. In proposito, scrivono i Presidenti: “Tali aumenti, pur legittimi, appaiono fortemente penalizzanti per il nostro territorio, di fatto costretto a convivere con alti volumi di traffico e con tutti i problemi da esso conseguenti senza che vi sia alcun ritorno”. Come noto l’autostrada A32 è tra le più care d’Italia e la lettera usa toni troppo riguardosi e timidi, quasi timorosi rispetto al malcontento diffuso da lungo tempo da parte degli utenti che sono tartassati dalle veramente troppo esose tariffe . In specie i turisti e i possessori di seconde case in alta valle che si vedono costretti a versare una ingorda gabella per raggiungere le loro magioni alpine.
Sono altresì scontenti gli abitanti dei comuni attraversati dalle strade statali 24 e 25 perché si vedono aumentare, senza nessuna contropartita, il traffico delle automobili di chi non vuole o non può pagare l’alto pedaggio autostradale. Insomma l’aumento delle tariffe, malgrado l’alta automazione dei caselli e la relativa diminuzione dei costi del personale per l’azienda concessionaria, gli annosi disagi per gli utenti dovuti a continui lavori sulle corsie, che fanno pensare a programmazione dei lavori che non tengono in alcun conto dei disagi che provocano, rendono oltremodo odiosi questi aumenti ,ancorché per molti, ingiustificati.
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