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la strage di palermo

Era piemontese la donna uccisa assieme ai figli

Antonella Salamone viveva a Novara: «Voleva tornarci, il marito la picchiava»

A sinistra Giovanni Barreca. A destra la vittima, Antonella Salamone

A sinistra Giovanni Barreca. A destra la vittima, Antonella Salamone

Una strage che ha sconvolto l'Italia e i cui echi arrivano fino in Piemonte. Sì perché Antonella Salamone, la donna di 41 anni uccisa dal marito Giovanni Barreca, 54 anni, ad Altavilla Milicia (provincia di Palermo) insieme ai due figli Emanuel e Kevin di 16 e 5 anni, voleva tornare nella nostra regione. Per la precisione a Novara, dove Antonella risiedeva prima di trasferirsi in Sicilia. Una strage che il marito ha compiuto seppellendo la moglie (che è stata anche bruciata) sotto pochi centimetri di terra nei pressi della loro casa. Mentre i figli sono stati strangolati con delle catene. Dopo il delitto, Giovanni Barreca ha chiamato i carabinieri e si è fatto trovare a Casteldaccia, dove è stato arrestato. 

Un triplice omicidio con sullo sfondo il fenomeno delle sette sataniche. Questa è la strada che stanno seguendo gli inquirenti, specie dopo la telefonata che Barreca ha fatto al 112 dopo i fatti. «Volevo liberarli dai demoni», ha detto ai carabinieri Barreca, definito un "fanatico religioso" e che avrebbe agito per aver sentito "presenze demoniache" in casa durante la notte. Tuttavia, chi conosceva Antonella Salomone racconta di una donna vessata dal coniuge, che desiderava tornare a vivere felice nel nostro Piemonte. «Antonella Salamone mi raccontava che il marito la picchiava. Lei non stava bene qui, voleva tornare a Novara. Era una persona gentile. Pensavo magari che Antonella un giorno lasciasse il marito e non che facesse questa fine», ha affermato Pascale Ballof, vicina di casa e amica della donna assassinata.

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