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L'ANALISI

Il Piemonte punta sui microchip: «Così salviamo l’automotive»

Prospettive di sviluppo all’evento A&T all’Oval. Ma Intel resta un’incognita

Il Piemonte punta sui microchip: «Così salviamo l’automotive»

Memc, Vishay e Spea sono le tre principali aziende di semiconduttori presenti in Piemonte con competenze uniche al mondo: «Trainano le piccole e medie imprese e ne attireranno altre perché nella nostra regione c’è molta acqua, indispensabile per la realizzazione dei microchip». Fanno ben sperare le parole dell’assessore regionale Andrea Tronzano, intervistato a margine dell’evento A&T all’Oval Lingotto, un luogo non casuale, dove ebbe inizio la storia produttiva di Torino con la Fiat.

E proprio i semiconduttori potrebbero rappresentare una fonte idi salvezza per Mirafiori e per l’indotto dell’automotive: «Lo sviluppo di questo settore insieme all’aerospazio può compensare in questo momento di difficoltà l’occupazione che cala nell’auto e può aiutare l’automotive perché l’innovazione del software dell’auto passa anche dai microchip, quindi più autonomia per i semiconduttori» ha sottolineato Tronzano.

L'assessore Andrea Tronzano con il presidente dell'Unione Industriali, Giorgio Marsiaj

«La risposta sul futuro del Piemonte c’è ed è la combinazione tra la meccanica, i chip e l’intelligenza artificiale, l’auto del futuro sarà un super calcolatore su quattro ruote» ha evidenziato Roberto Viola, direttore generale Dg Connect Commissione Europea.

«I microchip sono necessari per sviluppare l’intelligenza artificiale, e il Piemonte gioca un ruolo molto importante perché fa parte dell’Alleanza europea per i semiconduttori di cui è vicepresidente» sottolinea Guido Ceresole, coordinatore Mesap e responsabile innovazione dell’Unione Industriali di Torino.

Sull’arrivo di Intel, di cui si discute ormai da anni, al momento non ci sono ancora novità. «Ha detto che verrà in Italia e attendiamo - ha aggiunto Ceresole -, ma qui abbiamo aziende di livello mondiale di semiconduttori: la Memc di Novara che è uno dei tre fabbricanti di wafer di silicio a livello mondiale ed esporta l’80% della sua produzione, Vishay di Borgaro che crea componenti elettronici che si applicano soprattutto nel settore dell’automotive, e poi abbiamo la Spea di Volpiano, un’azienda che fa macchinari di collaudo per i semiconduttori ed è una delle tre aziende al mondo con queste competenze».

L’intelligenza artificiale, con il suo centro nazionale a Torino, procede invece più lentamente: le imprese italiane, come dimostra o studio presentato dal Competence Center Nazionale Cim4.0 ad A&T, vedono per la maggior parte nell’Ai un valore difficile da misurare, mancanza di comprensione dei benefici e usi, e difficoltà ad accedere ai dati. Comunque il Piemonte è stato appena nominato capofila nel Comitato europeo delle Regioni per l’elaborazione del parere del Comitato sull’intelligenza artificiale, e in questi giorni, esposti al Lingotto, ci sono tanti progetti interessanti, tra bracci robotici e stampanti tridimensionali di ultima generazione visitabili nella nuova “Casa Intelligenza Artificiale” all’Oval.

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