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IL CASO

Askatasuna torna al Comune, gli occupanti hanno lasciato l'edificio

Dopo l'iniziativa del sindaco Stefano Lo Russo lo stabile del centro sociale torna nella disponibilità dell'amministrazione comunale

Asakatasuna

L'edificio di corso Regina Margherita

Il quartier generale di Askatasuna ora è vuoto. La serratura della porta è stata cambiata, il verbale di consegna incassato e l’immobile di corso Regina Margherita 47 è tornato nelle mani del Comune. Dopo quasi trent’anni di occupazione (e senza nessuno sgombero) lo stabile rientra così nel patrimonio della città, che ora disporrà una perizia per accertarne le condizioni strutturali interne. L’ultima relazione fornita dall’Asl ribadisce infatti che ci siano «rilevanti problematiche di sicurezza». Contemporaneamente, partirà il tavolo di co-progettazione nell’ambito del regolamento Beni Comuni approvato dalla giunta per dare nuova vita alla palazzina rossa abitata fino a ieri dal centro sociale.



“Co progettare”
Al tavolo di co progettazione insieme al Comune siederà il gruppo di cittadini che ha proposto il progetto per il futuro dello stabile, approvato dalla giunta lo scorso 30 gennaio scorso, e i funzionari dell’amministrazione competenti dei settori Trasformazioni Periferie, Beni Comuni, Rigenerazione Urbana, Patrimonio, Cultura e Politiche Giovanili.

Il sopralluogo
«Ora che Askatasuna è nuovamente nelle disponibilità del Comune chiediamo un sopralluogo urgente con il sindaco per visionare l’edificio e ragionare sul suo futuro» il commento dell’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte Fabrizio Ricca. «Come Regione abbiamo a cuore il futuro del palazzo occupato per lunghi anni e siamo disponibili a collaborare con l’amministrazione cittadina e con la cittadinanza per dargli un futuro diverso - aggiunge Ricca -. Per questo pensiamo che il primo passaggio essenziale sia poter visitare la struttura con i tecnici che si occuperanno della sua ristrutturazione per capire quali siano le sue potenzialità e i suoi reali possibili utilizzi».

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