l'editoriale
Cerca
Economia
28 Febbraio 2024 - 00:00
Prendete i vostri soldi e seguite la corrente. È questo il mantra che sembra aver monopolizzato l'attenzione dei risparmiatori italiani, in un vero e proprio esodo verso i titoli di Stato. Ma come in ogni grande migrazione, ci sono opportunità e pericoli nascosti lungo il cammino.
L'emissione dei Btp Valore ha visto il Tesoro italiano raccogliere oltre 11 miliardi in soli due giorni, un successo che ha lasciato molti a bocca aperta. Ma che cosa sta spingendo gli italiani verso questa "transumanza" finanziaria? Secondo Mario Seminerio, investitore professionale e blogger (@phastidio su X), ci sono almeno tre fattori a contribuire a questa migrazione. Prima di tutto, la scarsa resa dei depositi bancari e l'inflazione crescente spingono i risparmiatori a cercare investimenti più redditizi. Inoltre, l'idea di "mantenere il debito a casa nostra" ha un forte richiamo emotivo, nonostante il potenziale pericolo economico che rappresenta. Infine, la grande cassa dell’informazione ha fatto il resto.
COSA SONO I BTP? COME FUNZIONANO?
Di fronte a questa corsa verso i titoli di Stato, sorge spontanea una domanda: è davvero una buona notizia che una quota crescente del debito pubblico italiano sia nelle mani della sua popolazione? Seminerio mette in guardia i risparmiatori, sottolineando come questa potrebbe essere una fallacia. Secondo lui, anche se riuscissimo a ricomprare tutto il debito, non è affatto detto che rimarrebbe stabile se succedesse qualcosa di inaspettato.
Seminerio evidenzia tre possibili pericoli legati a questa corsa verso i Btp. In primo luogo, la possibile instabilità del debito, che potrebbe prendere una direzione opposta a quella attuale nel caso di un'imprevista crisi economica. In secondo luogo, il rischio che, in caso di emergenza per i conti pubblici, il governo decida di rinviare il rimborso del capitale o del pagamento delle cedole. Infine, c'è la preoccupante possibilità che l'eccessiva domanda di debito pubblico stia spiazzando i capitali privati, con potenziali ripercussioni negative sulla crescita economica.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..