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Sequestrata melassa destinata ai narghilè di Torino: era pericolosissima

Se introdotta nel mercato, oltre ai proventi illeciti, avrebbe causato seri danni alla salute

La melassa sequestrata dalla Guardia di finanza di Torino

La melassa sequestrata dalla Guardia di finanza di Torino

La bellezza di 228 chili di melassa da narghilè di contrabbando. Sostanza, sequestrata dalla Guardia di finanza di Torino, in un'operazione che ha portato all'arresto di due persone a Barriera di Milano. La melassa era destinata ai numerosi circoli privati di Torino, detti anche “shisha bar” e frequentati soprattutto da stranieri. Essendo priva delle indicazioni relative ai pericoli per la salute, era parecchio nociva: il suo consumo mediante narghilè è infatti percepito come meno pericoloso rispetto ad altri prodotti da fumo, al punto da attrarre anche non fumatori. È composta da numerosi ingredienti tendenzialmente a base di frutta trattati con alte quantità di sostanze zuccherine, oltre a una piccola percentuale di tabacco che inducono effetti nocivi per i polmoni.

I due arresti sono avvenuti a Barriera di Milano. Si tratta di due mediorientali regolari in Italia, sorpresi a trasportare numerosi scatoloni contenenti melassa per narghilè proveniente dal Medio Oriente e priva delle indicazioni imposte per legge a tutela del consumatore nonché del contrassegno dei Monopoli di Stato, obbligatorio per tutti i prodotti assoggettati al regime fiscale delle accise (le imposte di consumo previste, tra l’altro, su tutti i prodotti da fumo). Il prodotto era stoccato a bordo di una station wagon, notata da una pattuglia di Baschi verdi del Gruppo pronto impiego di Torino impegnata in servizio di controllo del territorio. L'auto viaggiava con un assetto insolitamente ribassato, palesando la presenza di un carico particolarmente pesante. A seguito del controllo effettuato dai militari è stata scoperta la melassa da narghilè di contrabbando. Se fosse finita sul mercato, avrebbe fruttato ai contrabbandieri un profitto illecito superiore a 30mila euro, comprensivo dell’accisa evasa, pari a oltre 17mila euro. I contrabbandieri arrestati rischiano dai 2 ai 5 anni di carcere.

Negli ultimi mesi a Torino sono stati già individuati, sempre dai Baschi verdi, altri 168 chili di melassa per narghilè di contrabbando, in distinti interventi operati dalla finanza a Barriera di Milano, Porta Palazzo e Lingotto, in relazione ai quali risultano essere state sottratte accise per circa 13mila euro. Undici persone - in gran parte titolari di “shisha bar” - sono state multate, mentre sono tre le denunce. In uno "shisha bar" di Barriera è stata sospesa la licenza per 22 giorni per vendita abusiva di melassa per narghilè. In un’altra occasione i finanzieri hanno sequestrato 35 chili di Melassa introdotti in Italia da uno straniero in arrivo dalla Spagna, arrivato a Torino a bordo di un autobus in servizio internazionale, individuato dai militari nell’ambito di un controllo effettuato con le unità cinofile antidroga.

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