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Mutilato col machete a Mirafiori, fermato un 23enne di origini nobili

La polizia ha fermato in un albergo di Torino il responsabile del grave ferimento di Oreste Borelli

Svolta dell'ultim'ora nelle indagini per il grave ferimento di Oreste Borelli, il 24enne a cui è stata amputata la gamba a causa di un machete. La polizia ha fermato, questa mattina in un albergo di Torino, il ragazzo gravemente indiziato del tentato omicidio di Oreste: si chiama Pietro Costanzia di Costigliole, ha 23 anni, è nato a Milano, vive a Torino e proviene da una famiglia nobile. Pietro (e non Omar, come inizialmente si era pensato) interrogato a lungo oggi in Questura si è avvalso della facoltà di non rispondere: «No, non sono stato io. Non ho un machete e nemmeno uno scooter», ha detto il fermato ai poliziotti.

Il presunto responsabile, difeso dagli avvocati Vittorio Nizza e Paola Pinciaroli, dopo avere brutalmente mutilato Oreste Borelli è scappato e si è rifugiato in un albergo di Torino. Ma a tradirlo è stato il suo telefono, che il 23enne aveva acceso. La polizia ha così effettuato il blitz nella struttura, fermando Pietro. Che alle spalle ha anche un mandato di cattura internazionale dalla Spagna, per rapine commesse nel recente passato nel paese iberico. E a quanto pare, oggi avrebbe voluto scappare da Torino per andare a Ibiza. Invece è stato fermato dagli agenti. E l'accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio.

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