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IL CASO
28 Marzo 2024 - 18:03
Le limitazioni ai bonus edilizi imposte dal governo, ossia l'addio allo sconto in fattura e lo stop alla cessione del credito, rischia di bloccare i cantieri e di mandare centinaia di imprese in rovina. A lanciare l'allarme è l'AscomEd Torino, l'associazione commercianti materiali edili dell'Ascom Confcommercio.
300 IMPRESE A RISCHIO A TORINO
"La situazione è drammatica, molti cantieri rimarranno inchiodati e soltanto a Torino ci sono circa 300 imprese a rischio" spiega Marco Cossa, presidente dell'AscomEd. "Di queste 300 imprese ben l'80% rischia la chiusura. E in questi mesi hanno licenziato pesantemente. Si tratta soprattutto di piccole aziende, costruttori, fornitori, artigiani, che gravitano attorno al mondo dell'edilizia".
ECCO I PROVVEDIMENTI
Cossa si dice preoccupato soprattutto per il provvedimento che blocca la cessione del credito: "Con il blocco dello scambio dei crediti di imposta manca lo scambio di denaro e e si blocca tutta la filiera dell'edilizia. E se le imprese falliscono - aggiunge - sono a rischio anche le opere del Pnrr". Contestato anche lo stop allo sconto in fattura: "Il discorso è generalizzato e vale anche per gli altri bonus - spiega il presidente di AscomEd -, ciò significa che tutto il mercato edile subirà dei danni. E a risentire maggiormente di questi blocchi sono i redditi bassi".
LA BOLLA DEL SUPERBONUS
Molte imprese sono nate dal nulla, attirate dalle agevolazioni del Superbonus 110%. "A Torino - spiega Cossa - sono circa 200 le imprese che sono state create ad hoc per l'Ecobonus. Queste erano destinate a chiudere. Ma le altre 300 sono in forte difficoltà, mi auguro che il governo possa ripensarci e prendere provvedimenti per agevolare gli imprenditori".
COSA PREVEDE IL DECRETO
Nel corso del Consiglio dei ministri del 26 marzo, a sorpresa, è stato approvato un decreto legge con nuove limitazioni sui bonus edilizi. Il provvedimento, che non era all'ordine del giorno, è stato presentato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e ha lo scopo di tenere sotto controllo i costi. Il decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano. Tuttavia a quanto si apprende da diverse fonti, il governo sta ancora mettendo a punto gli ultimi dettagli della versione finale del decreto, esaminando le richieste arrivate fino ad ora, in particolare sulle zone terremotate e sui redditi bassi.
"Abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fatture vengono caricate" ha dichiarato il ministro all'Economia.
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