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Santa Sede & Servizi Segreti

Bufera in Vaticano, il cardinale Becciu: "Volete una Chiesa povera? Allora licenziamo i nostri dipendenti"

Condannato e sospeso dall'incarico per la speculazione milionaria a Londra, manda messaggi a Papa Francesco

Il Cardinale Becciu e il gran pasticciaccio del Vaticano: tra accuse, difese e complotti interni

Nel pieno delle celebrazioni della Pasqua e dei dubbi sulla salute di Papa Francesco, un (ex) cardinale torna a scuotere il Vaticano, come se non fosse bastato quell'intricato pasticciaccio di finanze, potere e complotti di cui era stato protagonista. Si tratta del cardinale Angelo Becciu, condannato in prima istanza dal Tribunale Vaticano a cinque anni e sei mesi per il caso legato all'acquisto di un palazzo a Londra, che ha provocato una perdita di oltre 100 milioni di euro alla Santa Sede. E che nel difendersi lancia accuse al Pontefice, arrivando a ipotizzare il licenziamento dei dipendenti del Vaticano.

Becciu parla in una intervista rilasciata da Becciu al settimanale tedesco Die Zeit, tentativo di chiarire la sua posizione, di rivendicare la propria innocenza e di far luce sulle dinamiche che regolano le finanze vaticane. «Ho la coscienza pulita», afferma con fermezza il Cardinale, «Sono stato assolto da metà delle accuse. Ma anche l'altra metà è falsa. Sono tutte false!». L'investimento sbagliato nello stabile londinese, che ha causato una perdita ingente alla Santa Sede, è stato il detonatore dell'inchiesta che ha travolto il Cardinale. Ma Becciu si difende, sostenendo di non aver agito per conto suo, ma di aver eseguito l'ordine di investire nel palazzo londinese da parte del suo superiore, l'allora cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone.

L'intervista mette in luce una contraddizione fondamentale: è lecito per la Curia speculare? La risposta del Cardinale Becciu è sia sorprendente che pungente. «Il Papa ha ragione – afferma – Ma dobbiamo garantire anche gli stipendi dei 4mila dipendenti che lavorano qui in Vaticano. Dovremmo licenziarli quando i soldi sono pochi? Nonostante tutte le riforme, la Santa Sede è ancora in rosso. Il nostro bilancio è in rosso.»

Oltre a proclamarsi innocente, il Cardinale Becciu difende anche Cecilia Marogna, la misteriosa collaboratrice in contatto con i servizi segreti italiani che il Cardinale usò per trattare la liberazione di una suora rapita da terroristi islamici. Secondo l'accusa, i fondi vaticani dati alla Marogna per l'operazione segreta sarebbero stati usati per acquisti personali. Ma Becciu respinge queste accuse e le considera offensive. Inoltre, il Cardinale Becciu denuncia l'esistenza di un complotto all'interno del Vaticano, affermando che le accuse contro di lui sono state pre-fabbricate. «Durante il processo - spiega Becciu - le testimonianze hanno rivelato chiaramente che c'erano delle macchinazioni contro di me.» Ma chi sono questi cospiratori? Il Cardinale non fa nomi. Di certo, non c'è pace oltre le Mura Leonine.

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