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DOCCIA FREDDA

Cassa integrazione anche per l'Iveco, si parte con una settimana a maggio

Lo “stop” potrebbe ripetersi anche a giugno e luglio, prima di una ulteriore chiusura ad agosto

Cassa integrazione anche per l'Iveco, si parte con una settimana a maggio

La prima settimana di “cassa” è stata chiesta per fine maggio. Dal 24 al 31 del mese, per la precisione. Una scelta, pare, dettata dal rallentamento del mercato agricolo in particolare, da cui lo “stop” imposto alle commesse Cnh già in crisi del 30% solo lo scorso marzo. Così dopo l’annuncio di Stellantis a Mirafiori, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali comincia ad allargarsi anche in altri stabilimenti, almeno, per compensare il calo della produzione globale.

«Siamo preoccupati per il rallentamento del mercato dei mezzi agricoli, che colpisce anche un gruppo solido come Iveco. E' una tendenza che si riscontra da qualche mese a livello europeo, che rallenta gli investimenti dei clienti di Iveco e che andrà monitorata, soprattutto per le ricadute sui lavoratori in termini di ricorso agli ammortizzatori sociali» sottolinea il segretario della Uilm, Luigi Paone. Uno scenario, secondo quanto riferiscono fonti sindacali interne agli stabilimenti del gruppo Cnh Industrial, potrebbe ripetersi anche nei mesi successivi, viatico per una fermata più lunga in agosto. Un segnale di crisi che non tutte le parti sociali leggono alla stessa maniera, però. «Purtroppo anche alla Iveco, che si occupa di mobilità delle merci attraverso i camion è stata richiesta la cassa integrazione che si sta spargendo a macchia d'olio nel torinese» commenta con rammarico il segretario della Fiom a Torino, Edi Lazzi. «Una brutta notizia per l'industria e l'economia cittadina in generale, già colpita duramente dal settore automotive in forte arretramento. Serve un cambio di passo radicale che noi stiamo chiedendo da tempo, con un progetto di rilancio industriale di Torino che abbia come fulcro la mobilità delle cose e delle persone» chiosa il segretario dei metalmeccanici Cgil. L’ultima batosta per il comparto era arrivata settimana scorsa sugli operai di Mirafiori con un mese di “stop” per i lavoratori delle Carrozzerie. Per circa 2.200 addetti l’attività produttiva sarà sospesa per tutto il mese di maggio.

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