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IL CASO

"Il riso asiatico minaccia il Piemonte". L'allarme di Coldiretti

L'associazione preoccupata: "Usano i pesticidi. Difendeteci dall'invasione"

"Il riso asiatico minaccia il Piemonte". L'allarme di Coldiretti

"La Cambogia nel 2023 ha visto aumentare le sue esportazioni in Italia del 67%, mentre l’India ha addirittura quasi raddoppiato le vendite nel nostro Paese (+92%). Gli accordi con questi Paesi penalizzano il riso italiano". A lanciare l'allarme è Coldiretti, nello specifico Roberto Guerrini, membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore risicolo, al termine dell’incontro di filiera svoltosi a Roma al Ministero dell’Agricoltura, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida e del sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, con la partecipazione del presidente di Coldiretti Piemonte e membro di giunta nazionale, Cristina Brizzolari.

"Troppo spesso - fa notare Roberto Guerrini - il riso italiano è sacrificato rispetto ad accordi commerciali con Paesi che non rispettano gli stessi standard produttivi di quelli europei e che sfruttano le agevolazioni per inondare il mercato Ue di prodotto di bassa qualità che fa crollare i prezzi di quello nazionale. E' importante - sottolinea - istituire il tavolo riso per difendere nostri produttori da invasione asiatica". 

A preoccupare è anche l'utilizzo dei pesticidi: "Il riso proveniente dall'Asia - sottolinea Guerrini - viene coltivato molto spesso usando il triciclazolo, un potente pesticida vietato nell’Unione Europea dal 2016". 

"Coldiretti proprio per questo scenario chiede di istituire il principio di reciprocità, facendo in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione Europea rispettino gli stessi standard in materia di tutela dell’ambiente e di rispetto dei diritti dei lavoratori seguiti dai risicoltori italiani - spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Occorre anche dare seguito alla scelta dell’Europarlamento di mantenere la clausola di salvaguardia automatica nella revisione del regolamento per far scattare il dazio quando le quantità di riso superano una certa soglia rispetto all’anno precedente". 

In Piemonte si concentra la maggior parte della produzione di riso, a livello italiano, con 8 milioni di quintali, circa 1900 per un totale di 117 mila ettari. Il 60% del prodotto importato in Italia beneficia delle agevolazioni tariffarie ma se considera solo quello asiatico, la percentuale sale al 97%.

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