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L'ANNUNCIO

Stellantis, sindacati: «A Mirafiori condizioni ottimali per produrre Leapmotor»

Le reazioni di Fiom, Fim e Uilm alle dichiarazioni di Tavares

Stellantis, sindacati: «A Mirafiori condizioni ottimali per produrre Leapmotor»

La joint venuture tra Stellantis e Leapmotor, con la vendita di utilitarie cinesi in Italia a partire da settembre, sembra aprire nuove prospettive anche per Mirafiori. Almeno questa è la speranza dei sindacati che ora sono più fiduciosi sul futuro dello stabilimento di corso Tazzoli. L’augurio è quello di poter dare lavoro agli operai in cassa integrazione assemblando le piccole auto cinesi. In attesa dell’arrivo della 500 ibrida.

«Il perfezionamento dell’accordo tra Stellantis e Leapmotor potrebbe aprire opportunità anche per l’Italia dove è necessario aumentare le auto prodotte portando la soglia al milione e mezzo di pezzi all’anno» dichiara il segretario generale Fiom Torino, Edi Lazzi. «Se parliamo di Torino - aggiunge - qui abbiamo tutte le competenze per produrre auto di ogni tipo e gamma. Produciamo già la 500 elettrica e quindi siamo nelle condizioni ottimali per accogliere produzioni simili. Metto anche in evidenza la capacità italiana di progettare, igegnerizzare e sviluppare qualsiasi tipo di vettura, competenze che devono continuare ad essere utilizzate, anche a fronte di questa nuova collaborazione con la  casa  cinese».

La priorità è sempre quella di avere un nuovo modello prodotto a Mirafiori che affianchi la realizzazione della 500 elettrica. «Se in aggiunta alla 500 Stellantis destinerà altre produzioni a Mirafiori come quelle di Leapmotor, sarebbe un fatto positivo, ma per noi resta prioritario un nuovo modello per le Carrozzerie» dichiara infatti il segretario generale Uilm Torino, Luigi Paone, dopo le dichiarazioni odierne di Carlos Tavares. «All’azienda - aggiunge - chiediamo chiarezza e ci auguriamo che dopo le notizie di oggi parta l’investimento per la 500 ibrida a Mirafiori, che abbiamo chiesto a tutti i tavoli e durante la manifestazione del 12 aprile».

Anche la Fim Cisl punta sull’arrivo di un nuovo modello per sostenere la produzione e il lavoro. «Oggi è più che mai necessario capire dove saranno allocate queste produzioni e soprattutto con quale catena di fornitura in quanto il nostro obiettivo è anche quello di preservare l’indotto italiano» sottolinea il segretario della Fim Cisl, Rocco Cutrì, soddisfatto per le dichiarazioni del ceo di Stellantis: «L’annuncio dell’ad di Stellantis, Tavares scioglie di fatto uno dei nodi venuti fuori nelle ultime settimane sui progetti del gruppo. Proprio in sede ministeriale presso il Mimit avevamo chiesto riscontri su quella che, alla luce della joint venture con Leapmotor, sembrava potesse rappresentare un’alternativa possibile per le produzioni italiane a partire da Mirafiori. In quella sede l’azienda aveva detto che nulla era stato deciso». Il segretario Fim-Cisl si appella anche al ministro Urso: «È necessario che il Governo sia celere a calendarizzare gli ultimi tavoli istituzionali al fine di inserire questo elemento come parte integrante degli accordi vincolanti per la produzione di autoveicoli nel nostro paese».

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