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E' ufficiale, da settembre le cinesi di Stellantis in Europa e in Italia. E le fabbriche? Ecco cosa ha detto Tavares

La commercializzazione in nove Paesi: spunta l'ipotesi di mettere il marchio Fiat sulle Leapmotor

+++ Stellantis: da settembre le "Fiat cinesi" in Europa, anche in Italia +++

Da settembre le "Fiat cinesi" arrivano in Europa: il ceo Carlos Tavares, in conferenza stampa da Hangzhou, sta annunciando proprio in questo momento la grande svolta di Stellantis. 

Si tratta della strategia di cui vi avevamo dato notizia di Stellantis con Leapmotor, il produttore cinese in cui ha investito 1,5 miliardi di euro per acquisirne il 21% e dare vita una joint venture, Leapmotor International, di cui il Gruppo franco-italiano ha il controllo al 51%, proprio per commercializzare le elettriche cinesi in Europa, probabilmente anche produrle.

"Da settembre inizieremo a introdurre i modelli LeapMotor in nove Paesi europei: Belgio, Francia, Italia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Romania, Spagna e Portogallo" ha annunciato in conferenza stampa Carlos Tavares, aggiungendo che in seguito i modelli LeapMotor arriveranno anche in altre tre regioni: Sudamerica, Middle East-Africa e Asia-Pacific. Verranno utilizzati i canali di distribuzione di Stellantis, con 200 punti vendita entro fine anno, compresi quelli di Stellantis &You, e arriveranno a 500 entro il 2026.

La domanda che gli viene posta è questa: Stellantis si limiterà a commercializzare o ci sarà anche la produzione in Europa? “Compareremo i due scenari - ha detto Tavares -. Se avrà più senso assemblare localmente, selezioneremo gli impianti migliori. I due criteri per decidere saranno qualità e costi. E' sempre stato così e non abbiamo intenzione di cambiare: prima la qualità, e se la qualità è al suo migliore livello allora guardiamo al miglior costo per proteggere la convenienza economica”.

Dunque, potrebbe essere conveniente produrre in Europa, o per meglio dire assemblare: Leapmotor dovrebbe infatti inviare alle fabbriche individuate in Europa dei kit, per poi realizzare le vetture (che potrebbero avere qualche modifica stilistica, si dice addirittura in alcuni Paesi portare il marchio Fiat). Tra le fabbriche candidate, Tychy in Polonia e Mirafiori a Torino. In questo modo, peraltro, sia la piccola TO3 sia il suv C10 risulterebbero made in Europa, dunque scansando i dazi che l'Europa si prepara a introdurre.

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