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FACCIA A FACCIA
13 Maggio 2024 - 18:45
Stellantis, Mirafiori e i produttori cinesi al centro del faccia a faccia tra i candidati alle regionali, Alberto Cirio, Gianna Pentenero e Sarah Disabato, che questa mattina si sono confrontati nella sala conferenza dell'Ordine dei Commercialisti di Torino. Un dibattito pieno di dubbi e perplessità alla vigilia dell'incontro in Cina tra l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, e i vertici di Leapmotor, di cui il Gruppo detiene il 20%, per una possibile commercializzazione delle vetture cinesi in Europa. Una delle ipotesi per tentare il rilancio di Mirafiori è quella di montare le vetture cinesi nello stabilimento di corso Tazzoli in modo tale da dare lavoro agli operai in cassa integrazione.
Il governatore Cirio, riprendendo le dichiarazioni del ministro Urso, ha espresso l'ipotesi di utilizzare i fondi pubblici per agevolare altri produttori: "Se Stellantis arriva al target produttivo di 200mila auto a Mirafiori questo gap si può colmare, altrimenti i soldi pubblici degli incentivi, invece di sostenere la domanda possano essere usati per agevolare l'offerta, cioè per far sì che altri soggetti vengano a produrre auto in Italia. Anche perché - ha aggiunto - su 5mila euro di incentivi che vengono dati ai cittadini italiani per acquistare un'auto elettrica solo mille vengono utilizzati per comprare auto prodotte in Italia".
Per limitare lo strapotere della Cina, l'Europa sta predisponendo dei dazi alla vendita di vetture prodotte nel Paese del Dragone. Un provvedimento che potrebbe essere superato solo producendo o assemblando auto in Europa, o utilizzando la componentistica europea.
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"Spero che arrivi presto il provvedimento della Comunità Europea per regolamentare il mercato dell'auto, perché i cinesi sono un problema, si sono già insediati nelle nostre aziende, nel Polo Lancia ci sono aziende acquistate al 60% dai cinesi" ha sottolineato Gianna Pentenero (Pd). "Stellantis con Leapmotor c'è già - ha aggiunto la candidata Dem - ma deve aumentare la produzione a Mirafiori, va bene il tema dell'economia circolare e l'investimento sulle batterie ma non sono sufficienti. Inoltre - ha concluso - bisogna fare attenzione a lavorare sull'indotto per capire che cosa diventerà in un mercato dell'automotive che si è trasformato".
La candidata dei 5 Stelle, Sarah Disabato ha ricordato una vicenda personale: "Mio padre si è trovato in difficoltà quando la produzione è stata delocalizzata in Cina. Mirafiori deve continuare con le professionalità nostre che vanno tutelate". Ma vede di buon occhio anche una possibile produzione straniera: "Chi viene a produrre qui dev’essere accolto e aiutato, ovviamente con le opportune garanzie. L’intero indotto - ha aggiunto - ha bisogno di nuove produzioni e assunzioni, soprattutto in un momento storico in cui Stellantis sta lasciando morire gli stabilimenti. Nel ricatto complessivo di Stellantis - ha concluso - non possiamo inserire anche il broncio di Taveres se lo Stato italiano accoglie altri investitori".
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Durante l'incontro, presieduto dal presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Torino, Luca Asvisio, tutti è tre i candidati hanno elogiato «la competenza dei professionisti torinesi, caratteristica fondamentale per lo sviluppo imprenditoriale del Piemonte». Ma è emersa anche una progressiva diminuzione dell'interesse dei giovani alla professione: "Scelgono sempre più carriere internazionali - ha dichiarato Giuseppe Buonocore, presidente dei Giovani Commercialisti di Torino - e poi quando tornano a Torino preferiscono lavorare nelle aziende e nel pubblico. Per questo - ha aggiunto - chiediamo alla Regione più incentivi, sotto forma di crediti di imposta, per dare compensi ai tirocinanti"
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