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IL FATTO

Regionali, candidati divisi su Stellantis, nucleare e Tav: «Se tirano le bombe...»

L'incontro all'Unione Industriali tra le proteste dei manifestanti pro-Palestina

Regionali, candidati divisi su Stellantis, nucleare e Tav:  «Se tirano le bombe...»

Dalla realizzazione dei nuovi ospedali, al nodo di Stellantis, fino al nucleare del futuro e la proposta, provocatoria, di una nuova “moneta parallela”. Tante idee sul tavolo per i 5 candidati alle elezioni Regionali che ieri hanno presentato la loro visione di Piemonte all’Unione Industriali di Torino, insieme al presidente di Confindustria, Marco Gay, in cui è stato presentato il Pil, in linea con la media nazionale.

E se Alberto Cirio ha elogiato l’export al +9%, definendo il Piemonte come «una regione che sa guardare al mondo», Gianna Pentenero invece vorrebbe «una macchina pubblica più flessibile e veloce per agevolare gli imprenditori». Mentre la candidata dei 5 Stella, Sarah Disabato, ha puntato sulla necessità di velocizzare i finanziamenti di Finpiemonte alle imprese: «Attendono anche 10 anni e ci sono ben 300 milioni stagnanti». Ben più polemica la candidata di Piemonte Popolare, Francesca Frediani, sostenuta dalla manifestazione pro-Palestina di Potere al Popolo fuori dall’Unione Industriali, che si è detta contraria all’aerospazio e all’industria delle armi e ha sollevato il problema della mancanza di donne nell’industria.

IL NODO DELLA SANITA'

Sulla Sanità, Cirio e Pentenero hanno mostrato una visione non così discordante come si potrebbe immaginare. «Abbiamo nove ospedali nuovi finanziati e siamo in linea coi tempi, a Torino si attendevano nuovi ospedali da 80 anni» ha detto Cirio, ricordando il nuovo Maria Vittoria alla Pellerina e il Parco della Salute. Pentenero ha sottolineato la necessità di un «maggiore controllo regionale sul sistema pubblico-privato» e una maggior rapidità nella realizzazione dei progetti legati al Pnrr.

STELLANTIS DIVISIVA

Entrambi chiedono nuove produzioni a Mirafiori e vedono comunque di buon occhio l’arrivo di un costruttore straniero. «Torino deve restare la capitale dell'auto» ha detto Pentenero. Mentre Cirio ha puntato sulla necessità di produrre 200mila veicoli all'anno. La vedono diversamente invece Frediani che vorrebbe «un piano industriale credibile». Così come il candidato presidente di Libertà, l’avvocato di Casale, Alberto Costanzo, che si è detto «contrario al modello della transizione green», accusando gli europarlamentari di non voler favorire il lavoro in Italia. Mentre la candidata dei 5 Stelle ha elogiato la nostra manodopera e si è detta «dispiaciuta per il capannone Maserati in vendita online». 

NUCLEARE E TAV

Maggiori divisioni sono arrivate sul tema dei reattori nucleari di ultima generazione, su cui il governo sta puntando molto per il futuro. Disabato ha sottolineato il problema delle scorie. Contraria anche Frediani. La candidata di Piemonte Popolare ha poi definito «il Tav una barzelletta». Suscitando la reazione del presidente Cirio: «I cantieri continuano a essere militarizzati perché c’è gente che tira le bombe».

UNA NUOVA MONETA

Non sono mancati poi momenti più distesi. Come quando l’avvocato Costanzo, dopo essersi dichiarato apertamente «antisistema» ha proposto «una moneta parallela regionale per risollevare la nostra economia». «Mi riferisco semplicemente al ritorno della Lira» ha detto intervistato a margine del convegno.

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