l'editoriale
Cerca
La storia
02 Giugno 2024 - 10:45
Tatiana ciondola di continuo mentre parla, non riesce a stare ferma. Però accetta di confidarsi e raccontare la sua storia, ormai conosciuta da tutti i poliziotti e i tossici di Barriera di Milano. Sanno che questa donna bielorussa, nei suoi 36 anni, ha già passato mille vite diverse. L’ultima, quella di oggi, è fatta di ore trascorse fra il parco Sempione e le vie intorno. Unico obiettivo, sopravvivere e procurarsi una dose di crack in quel fazzoletto di città dominato dai “fantasmi”: corso Venezia, via Cigna, i covi dei disperati tra la Gondrand e l’ex deposito ferroviario. Anche lei una di loro: «Quante volte mi faccio al giorno? Poche, soltanto nove o dieci».
La 36enne è molto magra, ha i capelli neri e gli occhi di ghiaccio. Indossa stivali scuri e pantaloni chiari, una canottiera bianca. Sul braccio destro, si nota una macchia di sangue. Chiama per nome i poliziotti, ripercorre la sua vita con calma ed educazione sotto lo sguardo degli altri tossicodipendenti del parco. Inizia a confidarsi, poi si siede su quel che resta di una panchina e inizia a giocare con la grossa collana che le pende sulla pelle chiarissima. Senza mai smettere di toccarla e di fare avanti e indietro col busto: «I miei genitori bevevano e si picchiavano, in casa c’era sangue dappertutto: mi è mancato tanto affetto quando ero piccola, mi trascuravano. Così sono cresciuta in un orfanotrofio, faceva schifo. Finché sono venuta in Italia: mi hanno adottata e mi sono ritrovata in una camera tutta rosa. Non ci credevo, è stato bellissimo. Pensavo di essere una principessa, invece sono diventata una tossica».
Il racconto di Tatiana deraglia un po’, parla di furti di cioccolatini e di qualcuno che le ha fatto i tarocchi e le ha predetto una sfortuna. Che, in effetti, le arriva. Anche se lei non spiega come, a parte accennare a un uomo siciliano: «Ho avuto un figlio che è nato morto perché non avevano messo il monitoraggio, lo hanno rianimato ed è rimasto disabile. Così ho fatto causa, l’ho vinta e l’ospedale gli ha dato 5 milioni di euro. Ma io non ho mai visto quei soldi, sono ricchi il bambino e mia madre. E mi ha anche interdetto: non posso più vedere mio figlio, che ora ha 12 anni».
Tatiana s’interrompe, si alza e accetta di rispondere ancora a una domanda: se potessi avere tre desideri, cosa vorresti? «Vorrei avere Filippo, che è l’uomo che amo, del crack e una vasca da bagno per farci la sauna».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..