Si ritrova uno sconosciuto in casa: l'incubo di una studentessa

La suspance e la tensione, quando, guardando un film, un intruso si aggirara nell'abitazione dei protagonisti ignari. Ha anche un termine tutto suo: "harpaxofobia", la paura patologica di ritrovarsi i ladri malintenzionati in casa. Eppure, per una studentessa di Torino l'incubo è diventato realtà. 

È pieno giorno quando una studentessa residente nel quartiere San Salvario, intenta nelle sue attività quotidiane, si ritrova improvvisamente faccia a faccia con uno sconosciuto all'interno del suo appartamento: un giovane gambiano di 20 anni è riuscito a entrare passando dal balcone della cucina.

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Spaventata e confusa, la studentessa esce immediatamente di casa e chiede aiuto ai vicini. Uno di questi, con grande coraggio, tenta di bloccare il giovane sulle scale del palazzo. Tuttavia, il ladro reagisce con violenza, strattonandolo e riuscendo a fuggire. Allertato immediatamente il 112.

Le pattuglie della polizia individuano, in via Baretti, un cittadino straniero che cammina in direzione di via Nizza:  corrisponde perfettamente alle descrizioni fornite dalla centrale operativa.

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Alla vista della volante, il giovane inizia a correre, cercando rifugio nel cortile di un palazzo poco distante. Durante la fuga, abbandona un oggetto tra alcune auto parcheggiate, un dettaglio che non sfugge agli agenti.
Nel cortile, i poliziotti riescono finalmente a fermare il ventenne, trovandolo in possesso di un coltellino di lunghezza superiore ai 22 cm. L'oggetto abbandonato si rivela essere un tablet, successivamente identificato come proprietà della studentessa.

Il giovane viene quindi condotto in questura, dove assume più volte atteggiamenti violenti nei confronti degli operatori di polizia, rendendo la situazione ancora più tesa.
Il ventenne è stato arrestato con l'accusa di rapina impropria. 

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