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il fatto

Shock ai giardini: «Aggredita da un senzatetto perché i miei figli giocavano a palla»

Cecilia, 28 anni, è finita al Maria Vittoria. Il clochard bloccato con lo spray

Cecilia (a sinistra) aggredita da un senzatetto (a destra, bloccato dai carabinieri)

Cecilia (a sinistra) aggredita da un senzatetto (a destra, bloccato dai carabinieri)

La guancia di Cecilia, 28 anni, è ancora gonfia dopo giorni. Dopo gli schiaffi subìti in quel sabato da incubo, ai giardini Madre Teresa di Calcutta. «Ero al giardino coi miei tre figli. Il più grande - racconta Cecilia - ha sei anni e stava giocando a palla perché nel giardino c'è un canestro». All'improvviso, la palla esce dal giardino e sbatte contro la panchina dove dorme un senzatetto. Ed è lì che la situazione degenera improvvisamente: «Quell'uomo ha scavalcato la ringhiera e, visibilmente alterato, si è avvicinato a uno dei bambini e l'ha preso a schiaffi. A quel punto siamo intervenuti noi genitori e gli altri presenti al parco». E Cecilia, nell'intervenire, riceve anche lei un ceffone dal senza fissa dimora. La donna è finita al Maria Vittoria, con una prognosi di cinque giorni. Con lei, anche il bimbo schiaffeggiato dal clochard.

Intanto, al giardino di corso Vercelli sono arrivati i carabinieri. L'uomo (31enne senegalese) è stato arrestato dopo che i militari l'hanno fermato con lo spray. Dovrà rispondere di lesioni aggravate e detenzione di droga ai fini di spaccio, perché addosso aveva 49 grammi di stupefacente del tipo "morfina". Dopo l'arresto, il senzatetto si trova ora nel carcere alle Vallette. Stando poi alle ricostruzioni, pare che il 31enne africano fosse destinatario di ben due mandati di cattura. E sentendo i racconti dei presenti al giardino, qualche settimana prima avesse aggredito una donna e i suoi figli con un bastone. La "colpa" dei bambini, quel giorno, era di avere lanciato la pallina da tennis verso la sua panchina. «Avevo presentato una mozione dove evidenziavo che i bambini giocavano sotto la supervisione degli spacciatori. Quel giardino è una piaga di degrado importante sulla Circoscrizione 7. Ed è il risultato dell'immobilismo politico del centrosinistra che continua ad ignorare la vera problematica. In quel giardino serve un presidio fisso interforze», ha dichiarato Daniela Rodia, consigliera della Lega alla Sette.

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