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il giallo

Trovata l'auto di Mara Favro. E quei messaggi shock: «Qui mi maltrattano»

I carabinieri hanno rintracciato una seconda vettura. E le ricerche continuano

Mara Favro, 51 anni, è scomparsa dall'8 marzo scorso

Mara Favro, 51 anni, è scomparsa dall'8 marzo scorso

Un’auto rossa. Una Grande Punto, non la vecchia Panda verde che Mara Favro usava sempre e che la notte in cui è scomparsa aveva problemi ai freni. E poi i messaggi. Una chat WhatsApp tra la cameriera valsusina scomparsa l’8 marzo e un suo conoscente. Queste le novità emerse nel giallo che sta tenendo la Valsusa e anche il resto d’Italia col fiato sospeso. Anzitutto, la macchina su cui avrebbe viaggiato Mara l’ultima notte, tra il 7 e l’8 marzo. Una Punto rossa, tra l’altro ferma da due settimane. Auto rintracciata dai carabinieri che sono stati impegnati nelle battute di ricerca con i cani molecolari in un tratto di boschi di sette chilometri tra Chiomonte e Susa.

Ma chi aveva quella Punto? Con ogni probabilità, l’uomo che ha accompagnato Mara a casa dopo l’ultima serata alla pizzeria Don Ciccio di Chiomonte. Attenzione però, perché il conducente di quella macchina non sarebbe anche il suo proprietario. Secondo le ultime investigazioni il signore che aveva accompagnato a casa Mara quella Punto l’aveva chiesta in prestito. Dal marito di una collega, che gli aveva prestato la macchina due settimane prima dell’8 marzo. «Non posso comprarla, mi spiace», le parole pronunciate successivamente al proprietario. Che alla domanda «perché?» si è sentito rispondere «non ho la patente». Ma proprio da questa risposta (il condizionale in questi casi è d’obbligo) potrebbe arrivare la soluzione del caso. Perché l’uomo che settimane fa aveva dichiarato ai carabinieri di «non avere la patente» e di essere stato «accompagnato a casa da Mara» era Cosimo il pizzaiolo, collega della Favro al Don Ciccio. Cioè l’uomo la cui versione è l’opposta di quella data inizialmente dal titolare del locale, Vincenzo Milione, secondo cui Mara era stata portata a casa dal pizzaiolo per poi tornare al locale e andarsene a piedi. Insomma, una coincidenza curiosa. 

Oltre alla macchina trovata, ci sono i messaggi: «Ho deciso di mollare la pizzeria, mi trattano come una pezza da piedi, io valgo molto di più», il primo messaggio della Favro. A cui il “conoscente” risponde: «Cerca di meglio, te lo meriti». Alle 6.21 del mattino. Poi Mara sparisce e l’uomo (alle 9) le scrive: «Ti posso chiamare? Maraaaaa». E ancora alle 13: «Mara». La Favro, in quel momento, non si trovava già più. E ancora un altro messaggio: «Mannaggia, mi stavo dimenticando che stasera sono senza auto. Mi passi a prendere alla pizzeria di Chiomonte?». Messaggi mostrati dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”.

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