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IL CASO
04 Luglio 2024 - 08:24
Foto di repertorio
Un recente sondaggio del sito Incontri-extraconiugali ha rivelato che l’88% degli italiani ha intenzione di tradire il partner durante questa calda estate, e che ci sono delle mete specifiche favorevoli agli infedeli, tra cui Torino. Lo studio ha coinvolto 2mila persone, ambosessi, rivelando dati interessanti: tra i fedifraghi estivi, il 65% sceglierà la meta vacanziera proprio in base a «qualcuno che ha conosciuto online» tra piattaforme d’incontri e social. Il 45% dei traditori (e delle traditrici) sceglierà di viaggiare in solitaria, il 30% con amici; un 13% di temerari addirittura partirà con il partner e cercherà l’occasione da cogliere al volo per una scappatella estiva. E sembra proprio che la destinazione più ambita da chi intende tradire sia, in Italia, Torino.
Certo è che nonostante l’assenza del mare, gli alberghi e le strutture ricettive sotto la Mole sicuramente non mancano. «Proprio la scorsa settimana ho avuto un cliente che ha prenotato la stanza con la carta di credito aziendale per tre giorni. Arrivava dal centro Italia, non posso dire altro. Una volta in reception, ha chiesto di cambiare metodo di pagamento e ha saldato in anticipo in contante», racconta Vittoria, receptionist in uno dei più esclusivi hotel del centro. «Questo signore ha chiesto se poteva salire con un’amica la sera stessa: ovviamente, per noi nessun problema, pagando un sovrapprezzo. Bene, ha trascorso le sue tre notti di permanenza da noi con tre amiche diverse. Al mattino, nella sala delle colazioni, la mia collega lo sentiva parlare con la moglie di meeting noiosi e formazione del personale. Poi la salutava e staccato il telefono, tornava a dormire in camera sua: usciva solo al calar del sole. Alla fine del suo soggiorno gli ho chiesto se avesse avuto modo di apprezzare le bellezze della città e lui ha risposto che erano esattamente le bellezze di Torino il motivo del suo viaggio», racconta divertita la giovane dipendente. E i “locals”, coloro che a Torino ci vivono, sono fedeli? Secondo un sondaggio di Gleeden, un sito di incontri extraconiugali, il 35% dei torinesi intervistati ha ammesso di aver tradito il proprio partner almeno una volta.
La piattaforma ha rilevato un aumento del 5% rispetto all’anno precedente, indicando una tendenza crescente nell’infedeltà nella città. Inoltre, un report di Ashley Madison, un altro noto sito di incontri per persone sposate, ha classificato Torino come una delle città italiane con il maggior numero di iscritti in proporzione alla popolazione. «Oggi non so dire se siano aumentati i tradimenti: mi sento di affermare che sicuramente siano maggiori le possibilità di scoprirli. Tra smartphone, app di localizzazione, social e varie, diventa molto più difficile nascondere un adulterio», racconta Cristiano Felisio, avvocato divorzista che da 30 anni lavora in Italia. Parecchi dei suoi clienti si trovano, come il suo studio, a Torino. «Le scappatelle? Quelle spesso le perdonano. Le relazioni extraconiugali no. Quei rapporti continui con la stessa persona vengono percepiti come un tradimento». Insomma, l’amante non si perdona, un momento di debolezza si. «Torino città di infedeli? Non saprei, a mio parere siamo al pari delle altre grandi metropoli», conclude Felisio. Sul fronte legale, il Tribunale di Torino ha emesso diverse sentenze in cui l’uso di prove digitali, come messaggi e chat, è stato cruciale per dimostrare l’infedeltà coniugale. La giurisprudenza locale ha stabilito che, in caso di convivenza, la privacy può essere parzialmente sacrificata, permettendo al coniuge tradito di utilizzare prove raccolte dai dispositivi del partner.
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CRISTIANO FELISIO
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