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07 Luglio 2024 - 10:00
Mara Favro, 51 anni, è scomparsa dall'8 marzo scorso
All’ora di pranzo, l’ormai arcinota pizzeria Don Ciccio di Chiomonte (che forse avrebbe preferito diventare famosa per la squisitezza delle sue pizze) è semivuota. «Questa vicenda ha creato dei gravissimi danni al nostro locale. La gente non viene più perché ha paura di vedersi puntata una telecamera addosso mentre è seduta al tavolo», sottolinea una dipendente dietro al bancone. “Questa vicenda” altro non è che il giallo di Mara Favro, la 51enne della Valsusa che lavorava al Don Ciccio e da quattro mesi è un fantasma. Sparita nel nulla, la notte tra il 7 e l’8 marzo scorso dopo aver lavorato al locale di Chiomonte come cameriera. Ora il suo ex datore di lavoro, Vincenzo Milione, che in valle tutti conoscono come “Luca” è indagato e nel registro della Procura di Torino è stato iscritto anche l’ex pizzaiolo del Don Ciccio, Cosimo Esposito. Cercare di parlare con Milione, dopo gli ultimi sviluppi del caso di Mara Favro, è piuttosto difficile. «Il titolare? Non c’è. E in ogni caso non abbiamo niente da dire», tagliano corto dal locale.
La svolta sulla scomparsa di Mara Favro è arrivata due giorni fa, con l’iscrizione nel registro degli indagati di Vincenzo Milione e Cosimo Esposito. E il giorno clou sarà domani, quando ci saranno gli accertamenti tecnici irripetibili sulla vettura su cui Mara Favro sarebbe salita, uscendo dal lavoro, l'ultima sera in cui è stata vista. Vale a dire, la Fiat Grande Punto di colore rosso che è stata sequestrata dai carabinieri. Con l'accertamento tecnico irripetibile gli investigatori vogliono cercare delle eventuali tracce biologiche sulla Grande Punto. Mentre l’iscrizione nel registro degli indagati di Milione ed Esposito è arrivata, oltre che dai nuovi elementi raccolti dagli inquirenti, anche dopo le dichiarazioni contraddittorie che i due avevano rilasciato in merito alle ultime ore di Mara.
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