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il giallo

Mara Favro è scomparsa, l'ex marito rivela: «Ho perso le speranze»

Dopo le foto shock della 51enne sui siti di escort, ora parla Massimiliano

Mara Favro è scomparsa nel nulla l'8 marzo scorso

Mara Favro è scomparsa nel nulla l'8 marzo scorso

Le foto dello scandalo. Mara Favro, un anno prima di svanire nel nulla, aveva deciso di vendere il proprio corpo sul web. Iscrivendosi ai siti di escort. Tre scatti, uno con indosso soltanto le mutande, gli altri due invece completamente nuda, nei quali la 51enne cameriera scomparsa in Valsusa tra il 7 e l’8 marzo scorso si metteva a nudo. Letteralmente. Perché? Perché con ogni probabilità la sua situazione economica era così disastrosa che non c’era altra via d’uscita. Ma adesso il giorno dopo la pubblicazione, sulle pagine del nostro giornale, di quelle foto scattate col telefonino in una camera da letto, le domande non possono che aumentare: davvero Mara Favro era entrata in un giro di prostituzione? E potrebbe essere stato proprio quel “giro” a contribuire alla sua sparizione? Va detto che le indagini, sia da parte dei carabinieri di Susa, sia da parte dei Sis, sotto il coordinamento della procura di Torino, vanno avanti senza sosta. Ricerche a tappeto con i droni e i cani molecolari nei boschi della valle tra Bussoleno, Chiomonte, Susa, Chianocco, insomma nei luoghi in cui la Favro ha lavorato o vissuto. Ed è altamente probabile che le investigazioni si spostino (ma probabilmente è già stato fatto) proprio sul web, alla ricerca magari di persone che in quest’ultimo anno avrebbero contattato la 51enne cameriera sui siti di escort a cui era iscritta per ricevere da lei prestazioni sessuali. Dunque, potrebbero arrivare altre novità, dopo che in caserma fino ad oggi sono stati ascoltati parenti, vicini di casa, conoscenti e colleghi di lavoro di Mara. Che magari sui siti per fare la escort si era iscritta volontariamente. O magari, era stata “spinta” a farlo da qualche malintenzionato.

Tra tanti dubbi, le certezze. Davvero poche, in questa storia che sta tenendo la Valsusa e il resto d’Italia con il fiato sospeso. Ha sempre meno certezze Massimiliano, ex marito della Favro. «Ormai ho perso le speranze, Mara l’hanno uccisa. Penso solo ai fiori che le porterò quando troveranno il suo corpo», afferma raggiunto al telefono mentre si trova al lavoro. E l’ex marito (comprensibilmente) non ha alcuna voglia di parlare delle foto che Mara aveva pubblicato sui siti di escort: «No comment».

Intanto, interrogatori a parte, gli investigatori hanno provveduto a sequestrare la seconda macchina su cui era salita Mara Favro negli ultimi giorni prima di svanire nel nulla: non la vecchia Panda verde con problemi ai freni, ma una Grande Punto con cui la 51enne cameriera sarebbe andata dalla pizzeria Don Ciccio di Chiomonte fino a Susa, nell’ultima notte dopo il lavoro. Auto che sarebbe stata usata da Cosimo Esposito, ex pizzaiolo del Don Ciccio. Quest’ultimo, l’avrebbe chiesta in prestito al proprietario, il quale però, audito in caserma, avrebbe affermato di avergliela prestata solo da 10 marzo. Quando Mara Favro era sparita da due giorni. E poi c’è il mistero dei messaggi WhastApp. «Ho deciso di mollare la pizzeria, mi trattano come una pezza da piedi, io valgo molto di più». E ancora: «Mannaggia, mi stavo dimenticando che stasera sono senza auto. Mi passi a prendere alla pizzeria di Chiomonte?». Messaggi che Mara mandava a un “terzo uomo”, non identificato. Ma sia per l’ex marito che per il fratello, quei messaggi non li ha mandati Mara: «Può averli inviati chiunque».

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