l'editoriale
Cerca
L'operazione
10 Luglio 2024 - 11:02
Foto di repertorio
I braccianti lavoravano per pochi euro nelle vigne delle Langhe. E, se osavano ribellarsi, venivano presi a botte e frustate dai "caporali", stranieri pure loro. Che ora sono finiti nei guai con l'accusa di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e violazioni delle leggi sul soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale: due di loro, di nazionalità marocchina e macedone, sono finiti agli arresti domiciliari mentre una terza, albanese, ha ricevuto il divieto temporaneo di esercitare attività professionali. Intanto è stato eseguito il sequestro preventivo di un immobile e cinque veicoli, tra auto e furgoni, tutti utilizzati dagli indagati per accompagnare i braccianti sui luoghi di lavoro.
E' il risultato dell'indagine coordinata dalla procura di Asti sullo sfruttamento di braccianti agricoli nei vigneti delle Langhe. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle scorse ore dalla polizia di Stato di Cuneo, su ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Asti, competente per territorio).
Le indagini della squadra mobile di Cuneo sono partite, lo scorso anno, in seguito a segnalazioni da parte di associazioni dei lavoratori agricoli, in cui veniva denunciato lo sfruttamento dei braccianti che lavorano nelle vigne, in gran parte di origine africana. Nel corso dell'inchiesta sono stati accertati anche casi di violente aggressioni fisiche nei confronti dei lavoratori che protestavano per le condizioni di sfruttamento. A confermarlo, anche i video che pubblichiamo qui sotto, in cui si vedono le botte e anche le "frustate" con il tondino di ferro che viene utilizzato come sostegno per i filari. E che ha dato il nome all'operazione della polizia, intitolata "Iron Rod".
Visualizza questo post su Instagram
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..