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Il fermo

In manette il cuoco che violentava e rapinava le prostitute

Coltello alla mano, era lui a chiedere di essere pagato dalle sue vittime

In manette il cuoco che violentava e rapinava le prostitute

Si presentava a casa delle prostitute e, anziché tirare fuori i soldi per pagarle, prendeva il coltello. Ed era lui a pretendere i contanti. Poi, almeno in un paio di casi, ha anche violentato le sue vittime.

Con queste accuse è finito in manette il torinese Christian Malagrinò, rintracciato e fermato per i reati di rapina e violenza sessuale: ora il 42enne, di professione cuoco, è finito nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino.

I tre episodi contestati a Malagrinò sono avvenuti ad Asti all'inizio della scorsa settimana e le vittime, tutte prostitute, avevano raccontato la stessa versione alla polizia: oltre alla professione delle vittime, le rapine hanno in comune l’uso di un coltello da cucina come arma e la descrizione fisica dell'aggressore. Così come le modalità con cui si presentava a casa e passava subito alle maniere forti. Così gli investigatori della Squadra Mobile della polizia e del Nucleo Radiomobile dei carabinieri hanno unito le forze e le denunce, convinti che fosse la stessa persona. Così hanno chiuso il cerchio intorno al 42enne e il pubblico ministero ha disposto il fermo, effettuato venerdì mentre l'uomo era alla guida della sua auto. 

Nell’occasione Malagrinò è stato anche perquisito: aveva ancora in tasca parte del bottino delle tre rapine, oltre 4mila euro. In più nascondeva otto ovuli termosaldati di cocaina, nascosti fra le mutande e la parte interna dei jeans. Per questo, oltre al fermo per le rapine e le violenze sessuali, è stato anche arrestato per spaccio di droga.

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