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L'ANALISI
20 Agosto 2024 - 06:30
La richiesta di aiuto o, almeno, di un controllo medico è letteralmente «raddoppiata» nel volgere di appena dodici mesi. Una vera e propria emergenza sanitaria, per certi versi, che Torino contrasta dalle corsie del vecchio ospedale Oftalmico dove, oggi, si trova il Servizio malattie infettive sessualmente trasmissibili, ormai, quasi al collasso per via dell’aumento vertiginoso dei casi registrato negli ultimi anni: il centro ha visto crescere esponenzialmente il numero di persone che si rivolgono ai suoi servizi. «Se nel 2022 abbiamo registrato 8mila passaggi, l’anno successivo siamo arrivati a 13mila».
E quest’anno stanno ulteriormente aumentando» spiega la dottoressa Anna Lucchini evidenziando come questa tendenza al rialzo non accenni, per nulla, a diminuire soprattutto dalla fine della pandemia di Covid. Ottenere un appuntamento a breve termine, infatti, sembra complesso, salvo miracoli o urgenze. «Sono almeno una cinquantina al giorno solo le telefonate che riceviamo e siamo stati costretti a chiudere anche gli accessi diretti perché il flusso era diventato ingestibile e, a volte, costringeva ad inutili attese per ore». A complicare le cose è anche la carenza di personale dal momento che le infermiere eseguono anche gli “screening” per cui «toglierne una dal servizio per rispondere al telefono significherebbe solo spostare il collo di bottiglia dal triage alle visite». E il quadro si fa ancora più complesso con l’aumento dei riscontri positivi.
«Le infezioni batteriche più comuni sono la gonorrea e la sifilide. E sono praticamente raddoppiate nell’ultimo anno» sottolineano dall’Oftalmico, dove continuano a essere sempre altri anche i riscontri di epatiti virali, papilloma virus e clamidia. Malattie gravi per cui, però, molti pazienti non mostrano sintomi evidenti, rendendo fondamentale il ruolo del monitoraggio per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo. Un’emergenza anche sociale: la popolazione più giovane, che rappresenta la maggioranza degli utenti del centro, spesso si trova spaesata di fronte a queste problematiche. «I giovani non sanno dove reperire le informazioni e dove eseguire i necessari controlli - aggiunge Lucchini -. Diversamente dagli adulti, che consultano regolarmente specialisti come ginecologi e andrologi, i giovani tendono a evitare i controlli medici.
Questo li porta spesso a cercare informazioni online, rischiando di imbattersi in fonti approssimative o fuorvianti, abbassando così la soglia della prudenza». Nonostante le difficoltà il Centro per le malattie sessualmente trasmissibili dell’Oftalmico resta un eccellenza, un punto di riferimento importante per la diagnosi e l’intervento precoce rispetto a malattie spesso sottovalutate o poco considerate nel panorama delle infezioni più diffuse. «Questo dell’Oftalmico è il centro che offre la diagnosi più completa e precisa grazie a macchinari di eccellenza presenti solo nei nostri laborator»i sottolinea ancora la dottoressa Lucchini. La domanda è in continua crescita e la soluzione, specie in queste settimane di rientro dalle vacanze che potrebbero far aumentare il numero dei pazienti, sarebbe la creazione di nuovi centri “satellite” per alleggerire il carico di lavoro che oggi grava sull’Ospedale Oftalmico e garantire un accesso più rapido e capillare ai servizi di prevenzione e cura.
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