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l'omicidio
28 Agosto 2024 - 08:45
Hamza Moutik, a sinistra, sui social ha pubblicato una foto davanti al ponteggio dove poi è stato ucciso
Su un aereo destinazione Marocco. Via dall’Italia e da Torino, dove si è macchiato di un omicidio. Potrebbe non essere più nel nostro paese il ragazzo - minorenne, intorno ai 16 anni - che venerdì scorso ha accoltellato a morte Hamza Moutik, 26 anni, marocchino, che spacciava in corso Giulio Cesare e che è morto all’ospedale San Giovanni Bosco domenica mattina. Dopo il fattaccio l’assassino è scappato, si è cancellato dai social e la famiglia potrebbe averlo messo su un aereo per il Marocco, suo paese natale (lo stesso di Hamza Moutik). Dunque, si complicano non poco le ricerche per rintracciare il killer di corso Giulio Cesare. Le indagini sono della Squadra mobile, coordinata dalla procura. Il fascicolo è affidato al pm Alessandro Aghemo, che però è affiancato da un magistrato della procura dei Minori, guidata da Emma Avezzù, vista la giovanissima età dell’assassino. Intanto è stato recuperato anche il coltello utilizzato per l'omicidio del 26enne Hamza Moutik, che il giovane aveva gettato in un cassonetto dei rifiuti nei paraggi durante la sua fuga.
Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, quella più accreditata è sempre legata a un possibile stupro, che Hamnza avrebbe consumato o comunque tentato nei confronti del ragazzo che poi l’ha ucciso. Una violenza in cambio della droga, magari per un debito contratto dal killer nei confronti di Hamza Moutik. Su tutte le furie per l’umiliazione subìta, il ragazzo si sarebbe vendicato andando a uccidere Hamza, pugnalandolo sotto il ponteggio al civico 25 di corso Giulio Cesare. Poi si è dato alla fuga, che dura ormai da cinque giorni. E forse, il giovanissimo assassino potrebbe già essere salito sul primo volo con destinazione Marocco.
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