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La profezia di Bill Gates sulla nuova pandemia
24 Settembre 2024 - 19:24
Bill Gates e un esemplare di pipistrello
Il fondatore di Microsoft Bill Gates ha espresso profonda preoccupazione per la possibilità di una nuova pandemia. In un'intervista alla CNBC Make It, Gates ha dichiarato che anche “se evitassimo una grande guerra… allora sì, ci sarà un’altra pandemia. Gates ha sottolineato che le pandemie stanno diventando sempre più frequenti a causa di fattori quali il cambiamento climatico e la crescita della popolazione. Si è chiesto se le nazioni saranno meglio preparate per la prossima pandemia di quanto non lo fossero per il Covid, criticando in particolare gli Stati Uniti per essere al di sotto delle aspettative globali. E il nuovo virus che potrebbe infettare il mondo, già c’è, viene dall’India e si chiama Nipah. Proprio n India, di recente, è stata registrata una nuova vittima in Kerala, nel Sud del Paese. Le autorità locali, a seguito del decesso di uno studente 24enne, hanno imposto la chiusura di scuole e università, oltre a introdurre nuove misure di sicurezza per prevenire ulteriori contagi. Già a giugno scorso, un altro giovane, un 14enne, era deceduto dopo aver contratto il virus. Attualmente, circa 200 persone sono state poste in quarantena e l'uso della mascherina è obbligatorio soprattutto nelle scuole, come riportato anche dal quotidiano “The Hindu.
Un virus che ha già colpito duramente l'Asia
Secondo il Ministero della Salute italiano, si tratta di una zoonosi trasmessa all'uomo principalmente da pipistrelli e maiali infetti o attraverso il consumo di alimenti contaminati da saliva, urina o escrementi di animali infetti. Il contagio può anche avvenire, seppur meno frequentemente, tra esseri umani attraverso il contatto diretto con una persona infetta. Gli ospiti naturali del virus sono i pipistrelli della frutta, noti anche come volpi volanti, specie ampiamente diffusa in diverse aree del Sud-Est. Il Nipah virus (NiV), il cui nome scientifico è “Nipah henipavirus”, è un virus a RNA della famiglia delle Paramyxoviridae e ha già scatenato diverse epidemie in Paesi come Bangladesh, India, Malesia e Singapore. Nella sola India, quest'anno si sono già verificati numerosi casi e decessi legati al virus. Nei primi mesi del 2024, due persone sono morte in Bangladesh dopo essere risultate positive al Nipah, confermando la letalità del virus. Il rischio globale è considerato moderato, come affermato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ma la mancanza di vaccini e trattamenti specifici rende la situazione delicata. L'OMS ha infatti sottolineato che l'infezione, a causa della gravità della malattia e della scarsità di terapie, potrebbe avere un impatto significativo.
Sintomi e pericoli di una possibile pandemia
La malattia causata dal virus Nipah può manifestarsi con sintomi che vanno da malattie respiratorie acute fino a encefalite fatale. Il tasso di mortalità varia tra il 40% e il 100%, a seconda della tempestività della diagnosi e della qualità delle cure. I sintomi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, vomito e gola infiammata, ma in casi più gravi possono insorgere encefalite, polmonite e gravi interferenze respiratorie. La preoccupazione globale, tuttavia, riguarda la possibilità che il virus possa mutare e divenire altamente trasmissibile tra gli esseri umani. La dottoressa Rebecca Dutch, esperta di virus all'Università del Kentucky, ha dichiarato che è molto probabile che ci saranno altre epidemie di Nipah e che, a causa della sua pericolosità, potrebbe essere la causa di una futura pandemia. Al momento, l'unica strategia di prevenzione efficace è l'aumento della consapevolezza sui rischi e l'adozione di pratiche di sicurezza, come l'isolamento dei casi sospetti e l'uso di adeguate tecniche infermieristiche.
Il rischio globale e le misure di contenimento
Mentre la ricerca di un vaccino contro il virus Nipah continua, le autorità sanitarie mondiali sottolineano l'importanza di contenere il contagio attraverso misure di prevenzione e controllo. Il virus, oltre ad essere presente in Asia, è stato rilevato anche in Africa, dove sono stati trovati anticorpi del Nipah in alcuni pipistrelli. Per ora, il rischio di una pandemia globale è considerato remoto, ma non inesistente.
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