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il femminicidio

L'assassino di via Cigna resta in galera: «Ha ucciso Nabi ed è uscito senza chiamare il 118»

Udienza di convalida per Abdelkader Ben Alaya, il tunisino che ha ammazzato con un coltello l’ex moglie

A sinistra, il sangue davanti all'alloggio. A destra, Nabi Roua

A sinistra, il sangue davanti all'alloggio. A destra, Nabi Roua

Un uomo pericoloso che avrebbe potuto scappare o fare ancora del male a qualcuno. Per cui resta in carcere Abdelkader Ben Alaya, il tunisino di 48 anni che ha ucciso con un coltello da cucina, in via Cigna 66, l’ex moglie Nabi Roua, sua connazionale di 34 anni. L’udienza di convalida di Abdelkader Ben Alaya si è tenuta di fronte alla giudice Benedetta Mastri. Dunque il 48enne nordafricano, che dopo il fermo dei carabinieri è stato portato in carcere, alle Vallette ci resterà. Un omicidio avvenuto poco prima di mezzanotte, nell’appartamento ai confini tra Barriera e Aurora.

Abdelkader Ben Alaya, di professione operaio edile, ha accoltellato l’ex moglie, casalinga, davanti ai figli di 13 e 12 anni. Poi è uscito di casa per costituirsi, ma ha trovato una pattuglia dei vigili. «Ho ucciso mia moglie», ha detto agli agenti. Dopo il delitto, non ha mai chiamato i soccorsi e insieme aveva il figlio maggiore, i cui vestiti erano tutti sporchi di sangue.

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