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Parco Dora chiuso e il prato devastato: ecco la triste eredità del Salone del Gusto

A distanza di più di tre settimane dalla fine della manifestazione parte del parco è ancora chiusa, con il prato ridotto a una distesa di fango

Parco Dora chiuso e il prato devastato: ecco la triste eredità del Salone del Gusto

Parco Dora chiuso e il prato devastato: ecco la triste eredità del Salone del Gusto

Una distesa di fango, con i solchi dei mezzi da lavoro profondi una decina di centimetri e rifiuti sparsi dappertutto. A distanza di più di 20 giorni dalla chiusura del Salone del Gusto-Terra Madre 2024, così si presenta ancora una grande parte del Parco Dora di Torino, scelto per ospitare gli stand della manifestazione e le migliaia di visitatori che si sono affollati, ormai a fine settembre, nella grande area verde che sorge tra via Borgaro e corso Mortara. Una location contestata da molti dei residenti, sia per i problemi logistici che comporta (difficoltà di parcheggio, aumento del traffico), sia per l'impatto che causa sul parco. E quello che si può vedere a più di tre settimane dalla chiusura del Salone  del Gusto sembra in effetti dare ragione a chi dubita della bontà dell'idea di ospitare una manifestazione così grande in un'area che non era stata pensata a questo scopo. Ecco il video che mostra la situazione odierna di Parco Dora:

A oggi, tutta la zona del parco rivolta verso via Verolengo è ancora chiusa al pubblico. I manifesti affissi alla recinzione indicavano il 18 ottobre come data di fine dei lavori ma il momento in cui le ruspe se ne andranno sembra ancora lontano. Sicuramente le piogge di questo periodo non hanno aiutato ma il "panorama" che si può ammirare dalla passeggiata sovrastante la zona nord del Parco Dora è desolante: il verde dell'erba è quasi completamente sparito, sostituito dal marrone e dal nero del fango. Il prato in pratica non esiste più, devastato da solchi profondissimi lasciati dai pesanti mezzi da lavoro che in queste settimane l'hanno percorso per smontare e trasportare gli stand e le attrezzature utilizzate per il Salone. E, ovviamente, i rifiuti non sono ancora stati rimossi.

Situazioni simili - lunghe chiusure del parco e danni al prato - si sono già registrate in passato anche in occasione del Kappa Futur Festival. E a breve arriveranno le attrazioni di Natale in Giostra che, per la prima volta, traslocheranno da Torino Esposizioni e troveranno casa proprio al Parco Dora. In questo caso però la manifestazione dovrebbe essere ospitata interamente sotto il grande capannone, sul terreno polivalente e non sul prato. L'impatto sull'area verde sarà quindi sicuramente limitato, anche se ancora una volta la zona dei campi sportivi sarà chiusa e vietata a coloro a cui era in origine indirizzata.

Della vicenda si sta ovviamente interessando anche la Circoscrizione 4: «Siamo in contatto con l’assessore Tresso - spiega il coordinatore al Verde, Lorenzo Ciravegna -. La Divisione Verde ha già provveduto a richiamare gli organizzatori, che hanno accumulato ritardi nelle operazioni di disallestimento a causa delle condizioni meteo sfavorevoli, a tal proposito è stata fatta una proroga di occupazione del suolo pubblico. Successivamente Slow Food, in sinergia con gli organizzatori del Kappa inizieranno le operazioni di ripristino del verde a Parco Dora. I tempi per rivedere il prato come prima saranno comunque molto lunghi».

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