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Maltempo, cessato allarme ma la Torino-Savona resta chiusa per una frana

Danni anche nell’alessandrino ma la situazione peggiore è quella di Cairo e Carcare in Liguria, colpite da una vera e propria alluvione

Danni anche nell’alessandrino ma la situazione peggiore è quella di Cairo e Carcare in Liguria, colpite da una vera e propria alluvione

Danni anche nell’alessandrino ma la situazione peggiore è quella di Cairo e Carcare in Liguria, colpite da una vera e propria alluvione

La preannunciata ondata di maltempo è passata senza per fortuna causare gravi danni a Torino, ma altrettanto fortunate non sono state le province di Alessandria e Savona.

Nel capoluogo, molti curiosi ha richiamato sui ponti la piena del Po: il grande fiume è uscito dagli argini ai Murazzi, senza però raggiungere le arcate. Il Comune, in via precauzionale, ha quindi chiuso non solo i Murazzi ma anche piste ciclabili, camminamenti e passerelle su entrambe le sponde «a causa della risalita del fiume Po oltre alla soglia di sicurezza idrometrica, che ha reso impraticabili al passaggio ciclo-pedonale alcuni tratti spondali». Disagi sparsi anche in provincia, dovuti a piccole frane e alberi caduti che hanno interrotto strade a Coazze, Perrero, Venaus, Villar Perosa, Leini, Frossasco.

Molto peggio è andata più a sud, soprattutto a causa del Bormida che tra la notte e la mattina ha spaventato e causato danni. Il fiume è uscito dagli argini ad Acqui Terme e ha causato danni nell’alessandrino e soprattutto nell’entroterra di Savona. Una vera e propria alluvione ha colpito Cairo Montenotte, dove l’ospedale è stato invaso dal fango, che ha raggiunto anche i reparti, danneggiando diversi macchinari e distruggendo le camere mortuarie. Scenari simili anche nelle strade vicine, con l’acqua che ha invaso garage e piani bassi. «Un vero disastro, in trent’anni che sono in Val Bormida tanta acqua così non l’avevo mai vista» ha detto il vicesindaco Roberto Speranza mentre si cominciano a tirare le somme dei danni, che saranno sicuramente di diversi milioni di euro. Scenari simili a Carcare, dove il fiume in piena ha trascinato detriti che hanno abbattuto una passerella che unisce le due sponde del fiume.

Ma è stata una domenica di enormi disagi anche per i trasporti. Il maltempo ha causato infatti lo stop di treni e auto. L’esondazione del Bormida ha causato l’interruzione per tutta la mattina delle linee ferroviarie Savona-Alessandria e Savona-Torino all'altezza di San Giuseppe di Cairo. Particolarmente complicata la situazione su quest'ultima linea: l'area ferroviaria è stata interessata da alcuni smottamenti che necessitano di importanti interventi di ripristino che richiederanno settimane. Pertanto, rende noto Rfi, «la linea ferroviaria sulla via Ferrania sarà interrotta al traffico per alcune settimane con conseguente rimodulazione dell'offerta in circolazione sulla linea Torino-Savona che percorrerà l'itinerario via Altare».

Peggio è andata all’autostrada Torino-Savona: una frana che ha invaso la carreggiata nord, subito dopo l'uscita di Altare, ha causato la chiusura della tratta Altare-Millesimo. L’A6 avrebbe dovuto riaprire alle 10 ma i sensori «hanno registrato valori anomali a seguito delle ingenti precipitazioni notturne che hanno interessato l’area» e pertanto l’autostrada in direzione Savona è rimasta chiusa tutto il giorno, mentre nella notte la chiusura della tratta era già programmata per dei lavori. La speranza è che con la fine della perturbazione e il preannunciato ritorno del sereno domani i sensori diano il via libera per il ritorno alla normalità.

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