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L'appello

«Mio figlio è in coma dopo lo schianto in moto, ditemi che gli è successo in corso Vittorio»

Il padre del motociclista 23enne cerca testimoni dell'incidente a due passi da Porta Nuova

«Mio figlio è in coma dopo lo schianto in moto, ditemi cosa gli è successo in corso Vittorio»

Sergiu parla col cuore in mano, nella speranza che qualcuno lo aiuti a capire cos'è successo alle 10.30 del 23 ottobre. Vuole capire come ha fatto suo figlio di 23 anni a scivolare dalla moto e a schiantarsi contro un furgone in corso Vittorio Emanuele II, finendo poi in coma all'ospedale Cto: «Capire la dinamica è importante per i neurochirurghi, che devono decidere come intervenire su mio figlio - spiega Sergiu, il papà del 23enne coinvolto nel terribile incidente stradale della scorsa settimana - Sta dando dei segni di vita ma è ancora in coma farmacologico. Se qualcuno ha visto l'incidente, mi contatti e mi aiuti».

Sulle cause dell'impatto sta indagando la polizia locale, come avevamo già scritto qui. Si sa che il giovane motociclista si è schiantato con un Ford Transit all'altezza dell'incrocio con via San Secondo. 

Il ragazzo e la moto hanno sbattuto all'altezza della ruota posteriore sinistra, sfondando anche il finestrino. Poi lui è finito a terra, perdendo le scarpe e il casco: «I danni che ha al cervello potrebbe essere legati a quello» ipotizza il padre.

Nel giro di pochi minuti è stato soccorso dai sanitari della Croce verde di Torino e dagli agenti delle Volanti della polizia di Stato, come mostrano le immagini dell'Amico reporter Federico. Poi è arrivata anche la squadra infortunistica della polizia locale, che ha iniziato i rilievi di rito mentre il ferito veniva portato in "codice rosso" all'ospedale Cto di Torino. Il centauro, classe 2001, è ancora ricoverato e in prognosi riservata: ha riportato trauma cranico, toracico e maxillo-facciale.

«Per il momento mio figlio resta in coma farmacologico perché respira con difficoltà. Però sta dando segni di vita deboli e permanenti, cioè ha iniziato a tossire. Domani verrà operato per ricomporre l’orbita dell’occhio e ridurre le fratture dello zigomo e del naso. I medici stanno lottando in tutti i modi per salvarlo. Noi dobbiamo aspettare e non possiamo fare niente, a parte sperare che la sua gioventù e la sua indole sportiva gli permettano di recuperare». 

Il papà e gli altri familiari, però, non si rassegnano ad aspettare e basta. Hanno contattato il nostro giornale per lanciare un appello: «In attesa dei rilievi della polizia locale, cerchiamo testimoni perché non è chiara la dinamica e in quel punto non ci sono telecamere. Non sappiamo cosa sia successo, a parte la versione data dal conducente del furgone. Io voglio capire meglio, senza dare per scontato che mio figlio sia nel giusto».

Chi avesse informazioni utili sull'incidente, può contattare il signor Sergiu al 348-009.90.90.

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