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LA MANIFESTAZIONE

Da tutta Italia a Torino contro la riapertura del Cpr: traffico in tilt e bombe carta all'Asl

Anarchici e centri sociali da diverse regioni italiane si sono dati appuntamento sotto la Mole per partire in corteo

Tensione al corteo contro la riapertura del Cpr

Tensione al corteo contro la riapertura del Cpr

"I Cpr bruciano ancora. Contro il razzismo di Stato e i suoi complici". Questo il messaggio sullo striscione in testa al corteo partito oggi pomeriggio, venerdì 1° novembre, in piazza Robilant, nel quartiere San Paolo, contro la riapertura del Cpr di corso Brunelleschi. In centinaia, arrivati anche dalle altre regioni d'Italia, hanno risposto all'appello del centro sociale Gabrio e si sono dati appuntamento per la manifestazione. Blindato il quartiere San Paolo, con un forte dispiegamento delle forze di polizia.

Arrivati all'altezza del Palazzo Lancia, i manifestanti, circa 500, hanno sparato fuochi d'artificio e acceso fumogeni. Una volta sopraggiunti al Mercatò di via Monginevro, i partecipanti al corteo lo hanno imbrattato con scritte e simboli anarchici. Stessa sorte è toccata al McDonald's, che però ha dovuto subìre anche la devastazione del dehors.

Ancora in via Monginevro, una bomba-carta è stata lanciata contro l'Asl e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Altre vie del quartiere sono state riempite di scritte. Poco prima delle 20, anarchici e centri sociali hanno fatto ritorno a Palazzo Lancia, a pochi passi da dove la manifestazione era partita. «Inaccettabile la violenza contro la polizia. Esprimiamo solidarietà alle forze dell’ordine e ribadiamo fermezza nel difendere la politica dei rimpatri e di contrasto all’immigrazione clandestina», così la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli. «Torino ancora una volta ostaggio della vergognosa violenza di centri sociali e anarchici. Delinquenti: non c’è altro modo per definire chi tira bombe carta nei pressi di un presidio sanitario, si rende protagonista di devastazioni e assalta la polizia», è il commento di Elena Chiorino, vicepresidente della Regione.

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