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Lo sfregio
20 Novembre 2024 - 14:16
Vandalizzata e bruciata (di nuovo) la lapide dei partigiani in largo Montebello
Nuovamente vandalizzata la lapide dedicata ai partigiani in largo Montebello, in zona Vanchiglia. La scorsa notte ignoti hanno dato fuoco alla corona d’alloro posata sul monumento in memoria di chi perse la vita lottando durante la Resistenza. Le fiamme hanno annerito il blocco di marmo dove sono incisi i nomi di Quinto Bevilacqua, Angelino Caligaris, Vinicio Culeddu, Carlo Chiesa e di molti altri caduti di Vanchiglia.
4 raid in 5 anni
Non è la prima volta che il monumento subisce un atto di vandalismo: episodi analoghi si erano già verificati a luglio 2019, settembre 2022 e poco più di due anni fa. Ora, con questo nuovo gesto intimidatorio, il bilancio sale a quattro. «La matrice è chiara e pericolosamente sdoganata» commenta Ilaria Genovese, consigliera della Circoscrizione 7 di Sinistra Ecologista. Le reazioni delle istituzioni non si sono fatte attendere.
Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Avs alla Camera, ha precisato . «I nostri compagni ripuliranno il monumento e porteranno nuovi fiori». Anche il Partito Democratico e Torino Domani hanno espresso ferma condanna. Nadia Conticelli, consigliera regionale dem, definisce l’atto «grave e intollerabile» aggiungendo che «un popolo senza memoria non ha futuro». Per Marta Sara Iní, consigliera Pd alla Circoscrizione 7, il gesto è «orribile e imperdonabile».
«Siamo di fronte ad un atto vandalico dettato da stupidità e da ignoranza, ma anche ad un messaggio “politico” da parte di chi non si riconosce nei valori della Costituzione e vorrebbe riscrivere il passato» così il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Domenico Ravetti e il consigliere regionale Daniele Valle.
Il presidio
Per riaffermare la memoria e condannare con forza questi atti, la Circoscrizione 7 (fa sapere il presidente, Luca Deri) e il Comitato Anpi di Torino hanno indetto un presidio. L’appuntamento è per domani, 21 novembre, alle 12 in Largo Montebello. «La risposta sarà quella di sempre: difendere una comunità coesa, libera e rispettosa della dignità umana e della memoria storica - così Giorgio Giardina, presidente di Torino Domani, -. Largo Montebello torna così al centro della mobilitazione antifascista, simbolo di una Torino che non cede alle intimidazioni e si stringe attorno ai valori della Resistenza».
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