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La storia

Pizzaiolo di sera e spacciatore di notte: la doppia vita di un torinese fra droga e pistole

Un 43enne è finito in manette dopo che un suo cliente ha fatto una “soffiata”

Pizzaiolo di sera e spacciatore di notte: la doppia vita di un torinese fra droga e pistole

La sera a preparare le pizze, la notte a vendere hashish e marijuana: era questa la doppia vita di un 43enne che lavorava in un locale nella zona di corso Vittorio Emanuele II, finito in manette dopo la “soffiata” di un cliente fermato dalla polizia. Così sono venuti fuori anche tutti i precedenti del pizzaiolo, una sfilza di furti, truffe e rapine. E spaccio, come quello che ora gli contestano gli investigatori: in casa, nel quartiere San Donato, gli hanno trovato quattro pistole e chili e chili di droga.

Tutto è cominciato, venerdì sera, con un semplice controllo degli agenti del Nibbio, i poliziotti motociclisti della Squadra volante. Durante un posto di blocco, in centro a Torino, hanno fermato un uomo di origini albanesi al volante di una Fiat 500. È bastato chiedere i documenti all’automobilista per scoprire che aveva il divieto di dimora a Torino, oltre a diversi precedenti di polizia per droga. E dal cruscotto è saltato fuori anche un etto di “resina di cannabis”, estratto molto concentrato della sostanza stupefacente più nota e consumata: «Sono venuto apposta da Milano perché volevo comprare del fumo per me» si è giustificato il giovane albanese quando gli agenti lo hanno messo alle strette. Poi, alla domanda sulla provenienza di quell’etto di resina, ha risposto: «Me l’ha venduta un pizzaiolo che ho contattato via Telegram». E ha mostrato le foto della droga “in offerta” sul canale gestito dal 43enne, uno dei tanti che si trova sull’app di messaggi (molto usata dagli spacciatori per la possibilità di creare gruppi facilmente accessibili e per la difficoltà di risalire agli utenti). ù

In questo caso sono bastati un paio di accertamenti e un appostamento fuori dal ristorante per risalire allo spacciatore, che poco dopo è stato fermato dai poliziotti del Nibbio insieme ai loro colleghi della Squadra mobile.

A quel punto, già nella serata di venerdì, è scattata la perquisizione nell’appartamento dell’uomo nel quartiere San Donato. E lì è spuntato di tutto, a partire da bene 25 chili tra marijuana e hashish, divisi in panetti, sacchetti e barattoli. Ce n’era per tutti i gusti, di ogni tipo di qualità e purezza. Non solo: i poliziotti hanno trovato anche quattro pistole con relative munizioni. Due delle armi avevano la matricola abrasa e una è addirittura risultata rubata. In un angolo dell’alloggio, infine, sono spuntati 8mila euro in contati, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Per questo il 43enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre il suo cliente albanese è stato “soltanto” denunciato in stato di libertà.

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