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LA CURIOSITA'
10 Agosto 2024 - 10:59
Ecco come vengono occultate le sostanze stupefacenti: nelle lattine di Red Bull
Dalla cocaina rosa al Khat, fino al gas esilarante dei palloncini: nei sequestri più recenti di polizia e carabinieri spuntano anche droghe stranissime. O almeno poco conosciute. E quindi più spaventose rispetto alle sostanze classiche.
Un esempio sono i “balloons”, venduti a 100 euro al pezzo all’ultimo Kappa Futur Festival (come dimostrano i tariffari che avevamo scovato nei gruppi Telegram). Anzi, a palloncino, perché questa droga è l’ossido di diazoto, cioè il gas esilarante che provoca sensazioni di euforia, rilassamento e distacco. Detta anche la “droga della risata”, si trova all’interno dei palloncini e difficilmente viene intercettata durante i controlli all’ingresso del Parco Dora. Poi c’è il khat, che solo pochi mesi fa è stato sequestrato nell’appartamento di un 39enne del Burundi, di casa in corso Trapani: aveva tre sacchi di foglie e germogli freschi di questo khat, un arbusto fiorito sempreverde che si trova in Africa orientale e nella penisola araba. Basta masticarlo per ottenere effetti simili a quelli dell’amfetamina. E come dimenticarsi della “tusi” o cocaina rosa, che si chiama così ma in realtà è fatta con un mix di ketamina ed ecstasy (Mdma): è considerata la droga dei super ricchi, infatti anche al Kappa era venduta a 80 euro al grammo.
Per queste e altre sostanze si utilizzano nascondigli sempre più strani e articolati: «Per la cocaina, per esempio, si va dalle finte banane alle borse cucite con la droga all’interno - elenca il luogotenente del Laboratorio analisi dei carabinieri, Ronni Natoli - Al di là del classico trasporto nel corpo dei cosiddetti “cavalli”, l’abbiamo trovata anche dentro computer, chitarre e lattine: in quest’ultimo caso ce ne siamo accorti grazie alla differenza di peso». E non è finita: «Ci sono capitati anche dei pantaloni dove sono stati cucite delle micropillole di ecstasy: si può immaginare all’igiene di questo tipo di trasporto, un po’ come quello all’interno dello stomaco».
Infine, tra i sequestri più strani, c’è una sorpresa: al Laboratorio analisi dei carabinieri sono arrivate anche delle sigarette elettroniche che contenevano un gel con concentrazioni di principio attivo al 92-95% di tetraidrocannabinolo (Thc), il principale principio attivo che si trova nella cannabis. In altre parole, vengono vendute con nomi fantasiosi e accattivanti ma sono di fatto sono vere e proprie “bombe droganti”.
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