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Gli studenti del Gobetti "tra i banchi" di TorinoCronaca: una giornata in redazione

I ragazzi del liceo diventano Amici Reporter e, insieme ai cronisti, fanno "inchieste" su temi d'attualità

I ragazzi del liceo Gobetti nella redazione di TorinoCronaca

I ragazzi del liceo Gobetti nella redazione di TorinoCronaca

I ragazzi del liceo tra i banchi. Non della scuola, bensì di un giornale. Oggi, TorinoCronaca ha aperto le porte della sua redazione di via Principe Tommaso alla classe 4°A del liceo scientifico Piero Gobetti di via Maria Vittoria. Gabriele, Martino, Francesco, Pietro, Lorenzo, Martina, Tommaso, Nicola, Riccardo, Alice, Allegra, Carlotta, Niccolò e Anais, guidati dalla loro professoressa di Lettere, Laura Garau, hanno fatto visita alla redazione, accolti dal direttore Beppe Fossati. Tra lo sfoglio delle pagine del nostro giornale e la lettura degli articoli sul web, gli alunni hanno trascorso una mattinata letteralmente immersi nella “cucina” del giornale, intesa come il lavoro redazionale. Dalla bianca alla nera, dalla politica allo sport, da come una notizia nasce, cresce e si sviluppa nell’arco di un’intera giornata, tra web 2.0 e la “vecchia” carta, i liceali sono stati giornalisti per un giorno.

Un progetto che continuerà, quello del Gobetti con TorinoCronaca, perché i ragazzi del liceo saranno ora impegnati in una duplice sfida: in primo luogo, potranno diventare in prima persona Amici Reporter, nell’ottica di quello che al giorno d’oggi è il cosiddetto “citizen journalism”, vale a dire la partecipazione attiva dei lettori nel giornalismo; in secondo luogo, i giovani della 4°A, già a partire dal prossimo incontro nella nostra redazione, lavoreranno (insieme ai cronisti del giornale) in tre gruppi di cinque alunni ciascuno su tre tematiche da loro scelte: micro-criminalità e disagi giovanili, conflitti internazionali e i loro riflessi sulla nostra città e, infine, il carcere tra pene e riabilitazione.

Nella giornata di oggi gli studenti, oltre a conoscere più da vicino il lavoro di una redazione, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente col direttore e gli altri redattori. Ad esempio rispondendo alla domanda su cosa dovrebbe fare, oggi, secondo loro, un buon giornalista. «Dovrebbe raccontare i fatti in modo più obiettivo possibile», ha detto Allegra. «Per me è fondamentale che un giornalista sia puntuale nel dare una notizia», è il pensiero di Riccardo. «Un buon giornalista? Dovrebbe cercare anche di intrattenere il lettore, non solo di informarlo», ha detto invece Lorenzo. Giovani, quelli del Gobetti, che a breve saranno maggiorenni e per la prima volta saranno chiamati anche ad esprimersi nell’esercizio della democrazia, andando a votare. Per loro, soprattutto, essere informati diventa essenziale. Su scala globale, ma anche locale. «Cosa succede nel mondo? A noi interessano anche i fatti della nostra città», hanno detto, oggi, i ragazzi.

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