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IL FATTO

L'ex senatore Stefano Esposito prosciolto dopo 7 anni: «E' la fine di un incubo»

Cadono le accuse nell'inchiesta "Bigliettopoli": «Vicenda che ha segnato la mia vita e quella della mia famiglia»

Stefano Esposito, torinese, ex senatore, è stato prosciolto

Stefano Esposito, torinese, ex senatore, è stato prosciolto

«Un incubo giudiziario durato 2589 giorni», così lo ha definito l'ex senatore Stefano Esposito dopo che proprio oggi, martedì 3 dicembre, è stata archiviata da un gip del tribunale di Roma, su proposta della procura capitolina, la sua posizione nell'ambito dell'inchiesta denominata "Bigliettopoli", su presunti scambi di favori con l'imprenditore Giulio Muttoni, ex patron della società promotrice di spettacoli musicali Set Up Live.

Il procedimento era stato avviato dalla procura di Torino e in seguito, per la parte che riguardava Stefano Esposito, trasferito a Roma per decisione della Cassazione. Sul caso era intervenuta anche la Corte Costituzionale, che rilevò l'illegittimità delle numerose intercettazioni telefoniche su Esposito raccolte dagli inquirenti piemontesi. I reati ipotizzati erano corruzione e traffico di influenze illecite. Il gip Angelo Giannetti ha preso atto che la stessa procura di Roma ha sollevato «dubbi sulla fondatezza delle ipotesi d'accusa».

«La Cassazione aveva già stabilito che la Procura di Torino, che aveva avviato l’indagine, non aveva la competenza territoriale, e la Corte Costituzionale ha condannato duramente l’uso illecito di intercettazioni nei miei confronti. Questa vicenda, basata su congetture e condotta in violazione della legge, ha segnato indelebilmente la mia vita - conclude Esposito - e quella della mia famiglia. Oggi la verità è emersa, ma resta l’amarezza per sette anni di sofferenze. Continuerò a raccontare la mia storia affinché nessuno subisca ciò che ho vissuto io».

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