Cerca

La sentenza

Ritocchini "travestiti" da operazioni: condannato l'ex direttore della clinica

Secondo l'accusa, il medico modificava le cartelle cliniche per ottenere il rimborso dall'Asl

Ritocchini "travestiti" da operazioni: condannato l'ex direttore della clinica

Prima assolto, poi condannato: stamattina la Corte d'Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di primo grado a carico di Francesco Arnoletti, ex direttore della clinica privata San Luca di Pecetto (che non era coinvolta nel processo). I giudici gli hanno inflitto una pena a 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per falso in relazione a una trentina di cartelle cliniche "taroccate".

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Giovanni Caspani e condotte dai carabinieri del Nas, sono partite da una segnalazione dell'Asl To5. I sanitari avevano riscontrato anomalie nelle cartelle cliniche dei pazienti, principalmente donne sottoposte alla rimozione delle vene varicose. Interventi che vengono rimborsati dal sistema sanitario nazionale ma solo se eseguiti per esigenze mediche (a 1.532 euro l'uno). Altrimenti sono dei “semplici” interventi estetici, a carico di chi si fa operare.

Secondo l’accusa, oggi rappresentata dal sostituto procuratore generale Giuseppe Vanore, alla San Luca si sarebbe instaurata una prassi: aggiungere alle cartelle cliniche, anche diversi mesi dopo le operazioni, alcuni sintomi come la presenza di ulcere. Così risultavano come interventi sanitari anche alcuni che, in realtà, erano estetici. E, secondo l'accusa, era sempre Arnoletti a chiedere le modifiche delle cartelle: lo hanno sostenuto anche altri tre imputati, che già in primo grado hanno scelto il patteggiamento. Ma il medico, oggi direttore sanitario dell'ospedale San Camillo, ha sempre negato ogni accusa: anche oggi, in udienza, il suo avvocato Celere Spaziante ha sostenuto la tesi che si trattassero solo di errore che lui fosse esasperato da quelle inesattezze. Ma non ha mai ordinato modifiche. Adesso il legale ha già annunciato l'intenzione di fare ricorso alla Corte di Cassazione una volta lette le motivazioni della sentenza d'appello che ha ribaltato quella del tribunale.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.