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La storia

Lo yacht, il campione del Real Madrid e la figlia del torero: la vera storia del Conte con il machete

I retroscena della vita di Pietro Costanzia attraverso i racconti delle fidanzate

Lo yacht, il campione del Real e la figlia del torero: la vera storia del Conte col machete

In Spagna il conte Pietro Costanzia di Costigliole faceva il rider per Glovo ma intanto si faceva mantenere dal padre e aveva già guai con la giustizia. E alternava due fidanzate, la figlia di un torero e una modella che lo ha tradito con un calciatore cresciuto nel Real Madrid. In Italia c’era una terza ragazza, pronta ad aiutarlo dopo l’agguato con il machete a Mirafiori: «Ero tanto innamorata, volevo stargli vicino». Salvo poi ammettere: «Mi ha minacciato, ho passato un inferno».

È il ritratto del Conte che emerge dai verbali agli atti dell’inchiesta sul tentato omicidio del 18 marzo in via Panizza, quando Costanzia ha mutilato un 23enne con la complicità del fratello Rocco. Un’aggressione con il machete che ha fatto perdere la gamba sinistra alla giovane vittima: per quello il Conte e il fratello sono finiti in carcere mentre altre nove persone sono indagate a vario titolo. Tra loro, il padre Carlo junior (accusato di false attestazioni) e la stessa vittima (per spaccio). Poi una serie di amici e la cugina Alessia Biasiotto, all’epoca fidanzata con un poliziotto che indagava sull’agguato. E anche le due fidanzate: la modella spagnola Zahara Bao Rider e Claudia Palin, ex “ragazza immagine” torinese.

È dalle loro parole che emerge il profilo del 24enne Costanzia, che in questa vicenda è difeso dall’avvocato Wilmer Perga. Ed è il ritratto di un ragazzo possessivo ma comunque in grado di farsi “idolatrare” da chi frequentava, nonostante litigi e minacce: «Voleva sempre fare la parte di quello invincibile e temuto da tutti» lo descrive Claudia. Diceva di vivere con i soldi del padre e di avere uno yacht in Spagna, intanto faceva il rider per Glovo.

Lo dice la 21enne modella spagnola, che agli investigatori ha raccontato la loro turbolenta relazione: «Un giorno abbiamo discusso, poi qualcuno ha buttato del gas esplosivo in casa». Un episodio che Pietro aveva raccontato a Claudia e che aveva portato a una denuncia di Zahara, poi ritirata. Quando i due si sono separati, lui è stato con la figlia di un famoso torero, lei ha passato una notte con un calciatore della serie A spagnola. Poi si sono riavvicinati, tanto che la modella è venuta in Italia per aiutarlo e fargli arrivare un cellulare in carcere. E pagargli le spese: Pietro ha usato la carta di credito di Zahara per pagare la camera dell’hotel dove si era nascosto prima di tentare la fuga in Spagna. Ed è lì che è stato arrestato insieme a Claudia, che sapeva della “rivale” e per questo aveva litigato con Pietro.

Eppure la ventenne torinese aveva accettato tutto, dai tradimenti alla droga che consumava anche lei. Compresa l’aggressione con il machete, arma che lei aveva visto nella casa in collina dei Costanzia mentre, in hotel, erano spuntate due pistole. Compresa la precedente aggressione di Pietro a un 20enne di Nichelino che, come il ragazzo mutilato, ci aveva provato con lei. Salvo poi scrivergli, dopo che lui si era rivolto all’avvocato Alessandro Dimauro e aveva denunciato il Conte: «La relazione con lui è stata un inferno». Ora lei non vuole più saperne, Zahara resta innamorata: «Solo Pietro potrà essere il padre dei miei figli».

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