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il progetto

Nasce una cittadella da 1.200 dipendenti in piazza Rivoli, il Museo dell'Artiglieria trasloca in corso Unione Sovietica

Proseguono i preparativi per la trasformazione della caserma Amione, sottoscritta la convenzione tra Ministero della Difesa e Agenzia del Demanio

Nei rendering, ecco come apparirà la Cittadella della PA nella caserma Amione al termine dei lavori

Nei rendering, ecco come apparirà la Cittadella della PA nella caserma Amione al termine dei lavori

Trasloco in vista per il Museo dell'Artiglieria di Torino, una mossa necessaria per consentire la trasformazione della caserma Amione, in piazza Rivoli, nella cittadella della Pubblica amministrazione.

Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa hanno infatti firmato la convenzione per l’attuazione di una parte del Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2017 per la rifunzionalizzazione e riqualificazione degli immobili militari di Torino. In particolare, la convenzione riguarda tutte le attività necessarie per spostare alcune funzioni militari, compreso il Museo dell’Artiglieria, dalla Caserma Amione alla Caserma Dabormida di corso Unione Sovietica 100, nonché le opere necessarie a riqualificare l’intero complesso, per le quali sarà l’Agenzia del Demanio a svolgere le funzioni di stazione appaltante e le attività tecnico-amministrative connesse alla realizzazione degli interventi finanziati dal Ministero della Difesa per oltre 18 milioni di euro.

La caserma Dabormida

All’interno della Caserma Amione di piazza Rivoli nascerà una Cittadella della pubblica amministrazione, in grado di ospitare fino a 1.200 dipendenti. Il progetto prevede che la struttura diventi uno spazio aperto, con al centro un giardino con alberi ad alto fusto, una piazza a gradoni e vie pedonali. Un'area "circondata" dai vecchi edifici recuperati e da quelli nuovi, che non supereranno i 4 piani su via Pilo e i 6 su corso Lecce e che ospiteranno gli uffici e al piano terra servizi per la cittadinanza. La facciata dovrà allinearsi con l’edificio art nouveau vincolato dalla Soprintendenza e le pareti saranno in vetro. Un’operazione che permetterà anche l'accorpamento dei numerosi uffici attualmente dislocati in immobili in affitto, con un significativo risparmio per lo Stato.

Ora la parola passa a un apposito Tavolo Tecnico, che si occuperà della definizione e concretizzazione degli iter tecnici - amministrativi per l’attuazione dell’accordo siglato da Demanio e ministero. Il termine dei lavori è previsto per la fine del 2027.

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