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Olimpiadi 2026, Mattarella consegna il Tricolore: «L'Italia sarà con voi»

Primo atto ufficiale in vista di Milano Cortina: al Quirinale i quattro porta bandiera azxzurri ma anche i due delle Paralimpiadi e l'attesa sale

Olimpiadi Mattarella

Gli atleti con il Presidente Mattarella al Quirinale (foto@CONI)

C'è un'Italia da rappresentare al meglio, come Paese ma anche come potenza sportiva. Ecco perché, in vista della doppia cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, il primo atto ufficiale è stata la consegna del Tricolore da parte del Presidente Sergio Mattarella ai portabandiera azzurri, quelli olimpici e quelli paralimpici. Ecco perché al Quirinale sono arrivati Federica Brignone, Arianna Fontana, Federico Pellegrino e Amos Mosaner, ma anche Renè De Silvestro e Chiara Mazzel più i rappresentanrti del governo e del CONI.

Mattarella, che il 6 febbraio prossimo sarà a San Siro per dare il via ai Giochi, ha fatto un augurio speciale: «Gli atleti hanno manifestato con chiarezza l'importanza del significato che coinvolgerà il nostro Paese. Siamo contenti di vedere Brignone pronta e determinata. Contavamo su questo quando ci siamo sentiti mesi fa al telefono. Questa cerimonia è sempre commovente, ma quest'anno ancora di più perché siamo noi a organizzare».

Anche lui sa che è un'occasione da non sprecare: «L'Italia sarà con voi interamente. È una grande partecipazione attorno a un'avventura che apprestate a vivere, per molti sarà l'occasione della scoperta del nostro paese. Queste Olimpiadi saranno una vetrina per tutta l'Italia. Ringrazio chi le ha volute. È un'accoppiata di eventi che coinvolge il nostro Paese mettendolo al centro del mondo non solo dal punto di vista sportivo. Le gare Olimpiche e Paralimpiche sono legate a tanti valori umani e sociali, in questo tempo difficile sarà importante il messaggio di pace che verrà trasmesso».

Più passano i giorni e più Federica Brignone sente di potercela fare, almeno essere al via delle gare: «Sono emozionata, perché la mia corsa per arrivare qui oggi non è stata facile né scontata. Per questo ringrazio con tutto il cuore chi mi ha dato la possibilità di esserci. Voglio solo dire che con questa bandiera in mano cercherò di rappresentare tutti gli atleti azzurri attraverso i valori che per me da sempre sono alla base dello sport: rispetto, lealtà, dedizione, impegno, determinazione, umiltà e divertimento. Servono a tenere i piedi per terra nei momenti di gloria e a rialzarsi in quelli di difficoltà. Sarà la mia quinta Olimpiade, la prima in Europa, vicina a casa, e credo che partecipare a un’Olimpiade nel proprio Paese sia una grande fortuna e un grande privilegio».

Veterano olimpico è anche Federico Pellegrino. «Mentirei se dicessi di non averci pensato a lungo. Mentirei se dicessi di non essermi mai immaginato alla testa della nostra delegazione, con il Tricolore davanti agli occhi e l’intero Paese alle spalle. La mia bandiera contiene ciò che contengono anche quelle dei miei colleghi, dei miei amici, delle persone a me care, di ogni mio concittadino. La mia bandiera contiene centinaia di scelte. Enormi e piccolissime. Obbligate e creative. Spesso, necessarie e difficili. A volte, semplici e dolcissime».

C'era anche Sofia Goggia che dovrebbe essere la rappresentante azzurra per l'alzabandiera a Cortina: «Non so ancora nulla, non ho ricevuto alcuna chiamata. Se accetterei? Prima ne vorrei parlare con il residente del CONI», ha spiegato. Perché lei sperava in altrom, ma Luciano Buonfiglio la convincerà.

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