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In Piemonte un lupo investito ogni settimana ma il numero è in netto calo: cosa significa?

Crolla il numero dei predatori uccisi dalle automobili in provincia di Torino e in tutto il Piemonte

In Piemonte un lupo investito ogni settimana ma il numero è in netto calo: cosa significa?

In Piemonte un lupo investito ogni settimana ma il numero è in netto calo: cosa significa?

Un lupo morto ogni settimana in Piemonte. Investito da automobili o, più raramente, da treni. Sembrano tanti, ma il numero è in netto calo rispetto a un anno fa, quando la media era di un lupo travolto e ucciso ogni 5 giorni, per un totale ben più alto rispetto al 2024. Nel 2023 infatti, secondo i dati diffusi dal Centro Grandi Carnivori, gli animali trovati privi di vita a bordo strada in Piemonte erano stati ben 79, mentre quest'anno - con il dato aggiornato al 12 novembre - sono stati 47. Se la media sarà confermata, il 2024 dovrebbe chiudere intorno ai 52 lupi uccisi.

Un dato che farà riflettere, visto che arriva proprio nell'anno in cui il Comitato Permanente della Convenzione di Berna ha votato per il declassamento del grado di protezione del lupo da "strettamente protetto" a "protetto", accogliendo una proposta presentata dalla Commissione Europea. La modifica entrerà in vigore a partire dal 7 marzo 2025 se almeno 17 Stati Membri non si opporranno. Un cambiamento che consentirà di autorizzare la caccia ai lupi, fino a oggi proibitissima, purché sia garantito un buono stato di conservazione delle popolazioni di animali presenti in Europa (in Italia si stimano circa 3.300 esemplari, di cui 950 nell'arco alpino). Una decisione arrivata, in particolare, sull'onda delle proteste degli allevatori, costretti a fare i conti con i danni provocati dalle predazioni ai danni di greggi e mandrie e basata sull'aumento degli esemplari di lupo che proprio negli esemplari uccisi dalle auto, fino al 2023 in costante aumento, trovava conferma.

Ora l'inversione di tendenza, almeno in Piemonte dove il maggior numero di lupi morti è stato trovato in provincia di Cuneo (16 contro i 25 del 2023). In provincia di Torino sono stati 12, contro i 21 di un anno fa. Si vanno a sommare ai 399 lupi morti (138 a Torino) che erano stati trovati negli anni precedenti, dal 1999 al 2022, 69 dei quali nel 2022

A spiegare il motivo di questo "crollo" saranno con ogni probabilità gli esperti di Life Wolfalps, il progetto europeo che studia il ritorno del lupo sulle Alpi, quando i dati saranno definitivi. Al momento si possono solo fare delle ipotesi, e una riguarda il meteo. Il 2024 è stato un anno ricco di pioggia, a differenza del 2023 che era stato contraddistinto dalla siccità. Questo significa che gli animali selvatici di cui si nutre il lupo potrebbero aver avuto meno bisogno di spingersi a valle e vicino ai centri abitati alla ricerca di acqua e cibo, restando più in quota e in zone più isolate. Di conseguenza, anche i lupi potrebbero aver avuto meno necessità di avvicinarsi alle abitazioni e alle strade, correndo meno rischi di essere investiti. Se, invece, il loro numero fosse in effetti diminuito, bisognerebbe scoprire il motivo: questo però potrebbe porre un freno a chi è ansioso di dare il via libera alle doppiette.
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