Ex campionessa olimpica litiga col vicino di casa e gli spara: ecco cosa sappiamo

A quanto pare, litigavano da tempo per questioni di vicinato. Ma non è ancora chiaro che cosa abbia spinto quella donna, Vera Schenone (ex campionessa di sci 84enne), a impugnare una pistola e a sparare al suo vicino di casa, Stefano Milanese, classe 1972.

Di certo c'è che i due vivono uno accanto all'altra in strada Cantamerla a Moncalieri, fra le villette sulla collina al confine con Torino. Qui al civico 7, intorno alle 14.30 di oggi, Schenone si è presentata con il revolver regolarmente detenuto dal marito e ha sparato quattro colpi al braccio e all'addome del vicino: soccorso dai sanitari del 118, Milanese è stato trasportato in "codice rosso" all'ospedale Molinette. Le sue condizioni risultano gravissime. La donna è in stato di fermo per tentato omicidio presso la caserma dei carabinieri di Moncalieri, dove si trova anche la compagna di Milanese per rilasciare dichiarazioni su quanto avvenuto. 

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In strada Cantamerla, intanto, sono arrivati i carabinieri per chiarire cosa sia successo tra i vicini.

Chi sono vittima e aggressore

Lei ex olimpionica di sci, lui ingegnere con un passato alla Fiat: sono entrambi personaggi conosciuti in città i due protagonisti del tentato omicidio di ieri sulla collina di Moncalieri. A sparare è stata l’84enne Vera Schenone: nata a Torino il 25 aprile 1940, aveva soltanto 15 anni quando ha partecipato alle Olimpiadi di Cortina d‘Ampezzo del 1956. Infatti era la più giovane degli Azzurri e partecipò alle gare di discesa libera, slalom e slalom gigante: arrivò 36esima nella prima gara e 29esima nella seconda, non riuscendo poi a concludere la terza. Ai campionati italiani ha vinto sei titoli totali, due nella discesa libera nel 1956 e 1957, tre nello slalom nel 1956, 1957 e 1960 e uno nello slalom gigante nel 1956. Il cognome Schenone è famoso a Torino anche per l’omonimo negozio di articoli sportivi all’angolo fra via Madama Cristina e corso Raffaello, fondato dalla famiglia di Vera ma ceduto già qualche decennio fa. La vittima della furia dell’ex sciatrice, invece, si chiama Stefano Milanese ed è un ingegnere laureato al Politecnico di Torino, con un Master alla Erasmus University di Rotterdam. Ha iniziato a lavorare al Centro Ricerche Fiat, per poi passare 18 anni in società di consulenza, prima in Inghilterra poi in Italia. Da un decennio sviluppa start up innovative.