l'editoriale
Cerca
LA STORIA
06 Gennaio 2025 - 11:51
Non ha pensato neanche per un attimo ai suoi problemi di salute, con il cuore e i polmoni già debilitati. Quando ha visto le fiamme al sesto piano del palazzo di via Borgo Dora 22, si è fiondata su per le scale ad avvisare tutti i condomini. E adesso, con le conseguenze di quello sforzo che ancora si fanno sentire, accetta di raccontare cos'è successo nel pomeriggio del 20 dicembre nel palazzo dove lavora come custode dal 2006: «Stavo tornando a casa dopo una visita, ho visto il fumo e ho iniziato a strillare come una cornacchia - ripercorre la signora, che ha 51 anni e chiede di non pubblicare il suo nome - So che, in questi casi, non bisogna usare i citofoni e l'ascensore. Così ho preso le scale e ho bussato a tutte le porte per avvisare tutti di uscire perché c'era un incendio. Ho fatto due volte il giro del palazzo».
Così, nel giro di pochi minuti, quasi tutti i residenti sono riusciti a scendere in strada senza gravi conseguenze. Intanto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco, che hanno dovuto usare l'autoscala per domare le fiamme che hanno divorato l'appartamento al sesto piano: a quanto pare, le fiamme sono divampate perché i gatti del padrone di casa hanno fatto cadere una delle candele piazzate davanti alle foto della moglie defunta. L'uomo non era in casa mentre i due mici sono rimasti intrappolati e sono morti. Rischiavano conseguenze gravi anche gli abitanti del settimo piano e della mansarda, tra cui un bimbo di 10 mesi: «I genitori non riuscivano a uscire perché vedevano solo fumo nero quando aprivano la porta» riporta un'altra condomina, scesa in strada in ciabatte. Accanto a lei, la custode urlava disperata chiedendo ai vigili del fuoco di salire a salvare il neonato: «Alla fine, quando lo hanno recuperato e lo hanno portato giù, l'ho preso in braccio io perché avevo strillato talmente tanto che i pompieri pensavano fossimo parenti - sorride la 51enne - L'ho poi portato in salvo e l'ho fatto visitare. Alla fine io, lui, i suoi genitori e altri due condomini siamo andati in ospedale perché avevamo respirato il fumo. Io sono stata quasi due giorni ricoverata e ho problemi ancora adesso».
Quindi è di sei intossicati il bilancio finale dell'incendio. Potevano essere molti di più se la custode non avesse fatto più volte il giro del palazzo per avvisare gli abitanti: «La sua forza è stata quella di voler vedere tutti i condomini fuori, bimbo compreso - commenta una residente - Non si è fermata un attimo: ha fatto un grande atto di generosità, che rischia di peggiorare una situazione di salute già molto delicata». La diretta interessata alza le spalle e conclude: «Vivo al piano rialzato, sono la custode dal 2006 e mi è sembrato doveroso salvare i miei condomini, simpatici e antipatici che siano».

I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..