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08 Gennaio 2025 - 09:47
Continua l’attività di contrasto al traffico illecito di valuta (e non solo) all’aeroporto “Sandro Pertini” di Torino: nel corso del 2024 i militari della locale Compagnia della Guardia di Finanza e i funzionari della Sezione Operativa Territoriale di Caselle, che dipendono dell’Ufficio delle Dogane di Torino, hanno intensificato i controlli, attuando un piano d’azione congiunto per controllare i flussi di passeggeri in arrivo e in partenza. Merito anche del Protocollo d’intesa firmato da Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Guardia di Finanza per controllare tutte le frontiere italiane, che siano terrestri, aeroportuali e portuali.
Così gli addetti torinesi hanno intercettato 261 passeggeri che tentavano di trasferire senza dichiarazione per oltre 7 milioni di euro, multandoli per 72 mila euro (la legge stabilisce l’obbligo di dichiarare in dogana somme pari o superiori a 10mila euro per i trasferimenti in entrata o in uscita dal territorio nazionale). La maggior parte dei trasgressori ha scelto di fare l’oblazione e pagare subito la sanzione. Ma per i passeggeri recidivi – già sanzionati in misura ridotta negli ultimi cinque anni – è stato applicato il sequestro amministrativo di parte della valuta trasportata. E ora la Finanza indaga perché queste violazioni amministrative possono nascondere altro, come il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività illecite.
Oltre ai soldi, i finanzieri e gli addetti delle Dogane hanno tenuto d'occhio anche altri tipi di "merce" nascosta nei bagagli: l'anno scorso sono stati fermati 17 passeggeri che tentavano di introdurre in Italia 26 chili di tabacchi lavorati esteri e 25 con 2.300 pezzi fra capi d’abbigliamento, accessori, calzature e borse risultati essere contraffatti. E tutti si sono ritrovati con la sanzione dell’illecito amministrativo e il sequestro. In una nota Finanza e Agenzia delle Dogane sottolineano la confisca di circa 50 confezioni di farmaci importati da passeggeri in arrivo dal Ghana: la legge prevede che l’importazione di farmaci possa avvenire solo in determinati casi e a seguito del rilascio di un’autorizzazione all’importazione o alla commercializzazione da parte delle autorità competenti, cioè AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e Ministero della Salute.
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