l'editoriale
Cerca
L'operazione
14 Gennaio 2025 - 08:00
"A qualcuno serve un contratto per l'Edisu? Non la casa, solo il contratto". Così i vertici della maxi truffa attiravano studenti stranieri e offrivano loro un modo per ottenere borse di studio dall'Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario del Piemonte (l'Edisu, appunto). Uno schema che alla fine ha coinvolto 80 studenti e ha fruttato mezzo milione di euro, fino a quando i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza hanno concluso l'indagine "Fake home" (case false in inglese): alla fine sono scattate multe, con 26 persone denunciate per indebite percezioni di erogazioni pubbliche. Si tratta per lo più di universitari di origine iraniana, indiana e pakistana, cui si aggiungono i veri artefici della frode: due proprietari di immobili, un 37enne ucraino e un 34enne italiano, e il loro intermediario con gli studenti.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura e condotta dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, è partita da un’incongruenza: come faceva quel 37enne ucraino ad affittare i suoi 4 appartamenti a 66 studenti? Da lì gli investigatori hanno indagato e hanno scoperto che, in casa, c'erano solo alcuni di quei ragazzi. Quelli che ci vivevano davvero. E gli altri? Avevano stipulato contratti di locazione fittizi ma, in realtà, erano ospitati da amici o vivevano altrove, in nero. Con questo sistema, però, gli universitari avevano autocertificato all’Edisu la disponibilità di un alloggio a titolo oneroso, presupposto necessario per ottenere le istanze per le borse di studio. E, senza fare nulla, il padrone di casa otteneva tra i 500 e i 600 euro per ogni contratto fasullo.
Le Fiamme gialle hanno accertato che il fenomeno illecito veniva alimentato tramite “passaparola” all’interno della comunità universitaria, mediante chat di diversi social media.
Dalla relativa analisi, i finanzieri hanno individuato un ulteriore proprietario di alloggi, un italiano 34enne, che ha consentito a tre studenti stranieri di beneficiare dello sistema. Che, come calcolato alla fine delle indagini, ha permesso agli studenti stranieri sia di vincere, per gli anni accademici 2022/2023 e 2023/2024, borse di studio per 513.522,95 euro (finanziate in parte con risorse del Pnrr) sia di beneficiare dell’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie, erogate in due tranche annuali. E sarebbe finita allo stesso modo anche nel 2024/2025, se la Finanza non avesse segnalato il problema per altri 11 studenti. Ma ora Edisu li ha esclusi tutti dalla graduatoria.
Oltre ai 26 denunciati, ci sono altri 47 studenti che hanno ricevuto sanzioni amministrative per complessivi 404.544,61 euro. Edisu, intanto, ha chiesto loro la restituzione dei benefici già concessi per 323.807,45 euro, oltre a bloccare l’erogazione di ulteriori contributi non dovuti per 189.715,50 euro.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..