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L’inchiesta

Droga, rapine e un tesoro nel doppio fondo dell’auto: 8 criminali in manette dopo sei anni di indagini

Blitz all’alba della polizia per la “operazione Tasca”

Droga, rapine e un tesoro nel doppio fondo dell’auto: 8 criminali in manette dopo sei anni di indagini

Foto d’archivio

Nella prima mattinata di oggi, 14 gennaio 2025, la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto italiani, accusati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, commercio di sostanze anabolizzanti, rapina e tentata rapina a mano armata, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi.

L’ordinanza è stata eseguita dalla Squadra Mobile e dal Sisco a conclusione di lunghe indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri. Gli agenti hanno anche eseguito una serie di perquisizioni e un sequestro nei confronti di altri due indagati per riciclaggio, anche loro di nazionalità italiana (sequestro che si aggiungea quello di oltre 30 kg di hashish e di svariate confezioni di farmaci steroidi anabolizzanti, avvenuto durante l’inchiesta).

Le indagini sono partite a ottobre del 2018, dopo il controllo di un automobilista torinese che in auto aveva oltre 400mila euro nascosti in due doppi fondi dotati di telecomandi. 

Le successive attività investigative hanno consentito di ricostruire come la banda gestisse il traffico di stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina, a Torino e dintorni. L’organizzazione si era strutturata nel tempo e si era dotata di mezzi per trasportare la droga e immobili dove riunirsi nonché nasconderla e riunirsi, oltre a telefoni non intercettabili e schede telefoniche attivate ad hoc. Non solo, gli incassi delle vendite di droga venivano accreditati sulle carte Postepay dei due indagati per riciclaggio, in modo da nascondere la provenienza di quelle somme.

Alcuni indagati rispondono anche di una tentata rapina (del novembre 2019) ai danni di un negozio di Torino e di tre rapine a mano armata commesse - fra ottobre e novembre 2019 - nell’agenzia postale di strada Mongreno di Torino e di altri due esercizi commerciali di Torino e Settimo Torinese. Colpi che, in tutto, fruttarono circa 15mila euro.

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