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Il caso
07 Febbraio 2025 - 08:06
Veduta aerea dell'istituto Fermi-Galilei di Ciriè e il fermo immagine di uno dei video "incriminati" pubblicati in Rete da Francesco Vivenza
Video che circolano via WhatsApp, accuse pubblicate sui social, un'inchiesta dei carabinieri in corso: «Quel professore molesta gli alunni». E, alla fine, la decisione della scuola, l'istituto Fermi-Galilei di Ciriè: «Da mercoledì 19 ha preso servizio una nuova insegnante al posto dell'insegnante sottoposto a indagine, anche amministrativa - annuncia con una nota stampa il dirigente scolastico, il professore Vincenzo Giammalva - Questo permetterà alle classi di dedicarsi allo studio e superare questo momento che sicuramente li ha provati, come ha provato tutta la comunità scolastica».
La sostituzione del professore arriva dopo settimane di "dibattito", dentro e fuori la scuola. Poi, a metà gennaio, un rappresentante di classe si presenta dai carabinieri per denunciare i fatti: i militari della Compagnia di Venaria Reale e la Procura di Ivrea, competenti per territorio, aprono un'indagine e dopo qualche giorno incontrano alcuni genitori dell'istituto ciriacese. Intanto gli studenti filmano i comportamenti del docente in classe. Video che poi vengono pubblicati in Rete da Francesco Vivenza, in una sorta di "inchiesta" sullo stile de Le Iene: nelle immagini si vede il professore che abbraccia e tocca studenti e studentesse, con carezze e palpeggiamenti anche sotto le magliette. Ed è per questo che i carabinieri sequestrano poi il cellulare di Vivenza, che nel frattempo pubblica anche una video intervista all'insegnante.
L'inchiesta va avanti ma intanto la scuola agisce e racconta pubblicamente la sua posizione con un comunicato stampa: «Siamo tutti dispiaciuti per quanto è di pubblica conoscenza - scrive il preside - La comunità scolastica del Fermi-Galilei si affida al lavoro delle autorità competenti per accertare responsabilità ed esprime vicinanza a coloro, tra gli studenti, che sono stati coinvolti e farà di tutto per ristabilire un ambiente sereno e tranquillo per procedere nel cammino di questo anno scolastico». Seguono l'annuncio della sostituzione del docente e l'appello pubblico: «Invito tutta la comunità scolastica a non farsi coinvolgere nel dibattito mediatico che vede su piattaforme social e di messaggistica istantanea un terreno fertile per esprimere giudizi che ora non possono che essere al vaglio delle autorità competenti, penali e amministrative, a non riportare commenti che non possono che alimentare un clima avvelenato che si riversa sul nostro istituto e a verificare ogni notizia diffusa». Infine Giammalva si rivolge anche ai giornali, invitando «tutto il contesto mediatico e di persone a rispettare la serenità dell’istituto per il bene dei nostri studenti e del personale scolastico tutto. Per la delicatezza della questione, per le indagini in corso, per le persone coinvolte, anche minori, l'istituto continuerà a usare il massimo riserbo anche per salvaguardare gli studenti e le studentesse, tutto il personale scolastico, e attenderà con fiducia l'esito del lavoro degli organi competenti».
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