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È morto Pierluigi Zuffada, l'ex delle Brigate Rosse accusato e prosciolto per la sparatoria di Cascina Spiotta

Il 79enne è scomparso nei giorni scorsi. A breve partirà il processo contro Renato Curcio, Mario Moretti e Lauro Azzolini

Pierluigi Zuffada era l'unico ex brigatista presente oggi in tribunale a Torino per Cascina Spiotta

Pierluigi Zuffada (a sinistra) era l'unico ex brigatista presente in tribunale a Torino per il processo su Cascina Spiotta

È morto nei giorni scorsi uno dei primi militanti della colonna milanese delle Brigate Rosse, il 79enne Pierluigi Zuffada.

Di recente il suo nome era ritornato di attualità perché il 79enne era stato coinvolto dalla procura di Torino nell'inchiesta sulla sparatoria nel blitz per liberare l'imprenditore Vallarino Gancia, sotto sequestro a Cascina Spiotta (Alessandria). Era il 5 giugno 1975 e rimasero uccisi l'appuntato dei carabinieri Giovanni D'Alfonso e la brigatista Mara Cagol.

Lo scorso 30 ottobre l'ex militante Zuffada era stato prosciolto, perché l'accusa, così come formulata dalla procura, era stata considerata prescritta (e lui era l'unico degli imputati a essere presente al processo). C'era stato invece il rinvio a giudizio di tre ex brigatisti rossi: dal 25 febbraio saranno processati da una Corte d'assise, ad Alessandria, Renato Curcio, 84 anni, e Mario Moretti, 79 anni, capi storici dell'organizzazione, e il militante Lauro Azzolini, 82 anni.

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