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La storia

A 80 anni occupa una casa popolare e finisce a processo: «Un addetto di Atc mi ha dato le chiavi»

L'appartamento è in Barriera di Milano. Il Comune si è costituito parte civile

A 80 anni occupa una casa popolare e finisce a processo: «Un addetto di Atc mi ha dato le chiavi»

Un ottantenne è sotto processo in tribunale a Torino con l'accusa di avere occupato abusivamente nel dicembre 2020 un alloggio di edilizia popolare e oggi, in aula, ha detto che a dargli le chiavi è stato un uomo che si è presentato come un funzionario dell'Atc. «Gli ho dato un acconto di 350 euro, ha detto che mi avrebbe fatto avere il contratto ma da allora non l'ho più visto».

Il pensionato, difeso dall'avvocato Emanuela Cullari, deve rispondere di "invasione di edifici". A giudicare dal tenore delle domande la sua versione dei fatti, per il momento, non ha convinto la pubblica accusa. Il prosieguo del processo dovrebbe chiarire la vicenda. L'appartamento si trova nel quartiere Barriera di Milano. «Molti anni prima - ha detto l'ottantenne - avevo inoltrato all'Atc la domanda per una casa. Un giorno, nel dicembre del 2020, ero in strada per i fatti miei quando un signore scese da un'auto bianca, si avvicinò e mi chiese se ero ancora interessato. Aveva un cappellino con la scritta Atc. Mi portò in un appartamento e mi disse "se ti piace ecco le chiavi, altrimenti te ne mostro un altro". Io accettai e gli diedi i soldi. In contanti, perché quando prendo la pensione porto sempre le banconote con me. Non sono entrato abusivamente e non ho cambiato la serratura". Una ispettrice che si presentò alla porta pochi giorni dopo ha spiegato, testimoniando in tribunale, che «la chiave che avevamo con noi era inservibile».

L'ottantenne ha raccontato di avere sempre pagato le bollette fino a quando «non sono arrivati i vigili a minacciarmi, dicevano che mi stavano per buttare fuori». Poi ha accennato a un provvedimento giudiziario "definitivo" che gli avrebbe impedito di lasciare l'appartamento e a una serie di cure mediche. Il Comune di Torino è costituito parte civile con l'avvocato Matteo Giacolono e, da quanto si è appreso, si è attivato da tempo per risolvere la situazione.

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